Cerca e trova immobili

L'OSPITETicino e lavoro. Un futuro anche per i ticinesi!

17.08.15 - 12:57
Michael R. Härdi, Lugano
Ticino e lavoro. Un futuro anche per i ticinesi!
Michael R. Härdi, Lugano

Mi rendo conto. È un argomento delicato, per il quale ora servono fatti, non più solo parole. Se da una parte è chiaro che, da tempo, l’economia ticinese viene trainata anche grazie ai lavoratori della vicina penisola, è altrettanto chiaro che si deve agire in fretta contro il continuo aumento dei lavoratori pendolari e dei padroncini che attualmente non conosce limiti ed è completamente fuori controllo.

Pare che sui consiglieri a Berna non possiamo e non ci conviene contare, se vogliamo limitare i danni per il nostro Cantone.

Secondo gli accordi bilaterali, tra la Svizzera e l'UE non si possono porre degli contingenti per i frontalieri. Su questo Bruxelles non molla e minaccia delle misure severe se dovessimo applicarli ugualmente.

Servono allora altre misure se vogliamo evitare di finire come l’Italia, ovvero di subire una fuga di cervelli, in quanto ben presto in Ticino non ci sarà più un futuro per i lavoratori nostrani qualificati e gli studenti svizzeri e residenti.

La mia proposta è abbastanza semplice:

un ristorno fiscale per le aziende che assumono personale ticinese e residente. Il percentuale del ristorno dipenderà dal quantitativo di personale residente assunto rispetto al totale degli impieghi offerti dall'azienda.

Il ristorno potrebbe avvenire alla fine dell’anno o subito all’inizio dell’anno successivo.

Nello stesso momento bisognerà trovare una soluzione per evitare che, con questa misura, aziende furbe assumano del personale locale per poi licenziarlo dopo aver incassato il ristorno. Turbate del genere si sono purtroppo verificate con altre misure di supporto governative per il mercato del lavoro in Ticino.

Insomma, non sono un consigliere eletto, ma sono convinto che bisogna al più presto fare qualcosa di concreto e sono sicuro che la mia proposta vale la pena di essere analizzata più a fondo da parte del dipartimento DFE per il bene del nostro Cantone e dei suoi cittadini.

Dovessimo riuscire con questa o una misura simile non andiamo contro le regole degli accordi bilaterali e nel contempo aumentiamo le possibilità per i lavoratori ticinesi di trovare un assunzione nel loro Cantone.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE