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L'OSPITEImpressioni estive

12.08.15 - 15:28
Luca Albertoni, Direttore Camera di Commercio del Canton Ticino
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Impressioni estive
Luca Albertoni, Direttore Camera di Commercio del Canton Ticino

In questi giorni è apparso sul sito online della rivista economica romanda “Bilan” un articolo secondo il quale il sistema bancario russo si è stabilizzato e non vi sono più rischi particolari. Incredibile, verrebbe da dire. Una notizia positiva! Ovviamente ignorata dagli stessi organi di informazione che invece avevano ripreso con grande enfasi la clamorosa bufala della scorsa settimana, secondo cui la Russia avrebbe considerato l’ipotesi di estendere il suo embargo contro i prodotti europei anche alla Svizzera.

Notizia rivelatasi (per ora) totalmente infondata, ma che nessuno si è degnato né di verificare né tantomeno di correggere. Creando così non poche insicurezze per gli operatori svizzeri e ticinesi impegnati a crearsi uno spazio nel vasto e complesso mercato russo. Non mi scandalizzo certo per l’ormai incontestabile massima secondo cui “il cane che morde l’uomo non fa notizia, ma l’uomo che morde il cane è una notizia”, che di fatto può giustificare qualsiasi cosa. Non posso però esimermi dall’osservare che da una parte si pretende che le aziende forniscano esempi virtuosi della loro attività, salvo poi calcare quasi esclusivamente la mano su elementi negativi veri o presunti. Così, pensando al “caso russo” summenzionato, mi è sembrato di cogliere quasi un malcelato piacere nell’annuncio che potrebbero esservi sanzioni anche contro la Svizzera perché aziende elvetiche avrebbero aggirato l’embargo prestandosi a pericolose triangolazioni con altri paesi europei. Quali sarebbero queste imprese svizzere resta un mistero. La realtà è invece un’altra, cioè che si sta lavorando alacremente, senza utilizzare alcun fondo pubblico, per cercare di consolidare o aprire spiragli per i nostri prodotti, segnatamente nel settore agro-alimentare. Nel nostro piccolo, come Cc-Ti, siamo riusciti ad ottenere per le nostre aziende una settimana di presentazione delle specialità alimentari ticinesi all’interno dei grandi magazzini GUM a Mosca. Spazio concessoci a titolo gratuito, cosa decisamente eccezionale e che testimonia della serietà del lavoro svolto, come esplicitamente confermato anche dall’ambasciata svizzera a Mosca, che ha definito il Ticino privato come esempio dinamico da seguire in questo ambito specifico. Tanto che non pochi colleghi di Camere di commercio e dell’industria di altri cantoni si stanno unendo ai nostri sforzi per promuovere, attraverso il nostro lavoro sul mercato russo, loro aziende anche già blasonate nel contesto internazionale. Ovviamente informazioni del genere non possono competere con le fondamentali riflessioni sulle vere o presunte esibizioni sessuali nel Parco di Villa dei Cedri a Bellinzona o altri fatti di rilevanza fondamentale per il paese, ma magari una certa attenzione la meriterebbero. Non si pretendono lodi sperticate acritiche, ma riferire talvolta di qualche fatto positivo e costruttivo del mondo imprenditoriale probabilmente non farebbe male a nessuno ed eviterebbe taluni ingiustificati isterismi. Ma qui il discorso si fa complesso e, considerata l’afa, è meglio non appesantirlo troppo. Vi saranno altre occasioni di approfondimento.

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