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OspiteIl nuovo balzello sui rifiuti a Lugano

09.07.15 - 17:45
Raoul Ghisletta, presidente PS Lugano
Tipress
Il nuovo balzello sui rifiuti a Lugano
Raoul Ghisletta, presidente PS Lugano

Il capogruppo PLR Lugano, che di professione è avvocato, ribadisce in un recente articolo apparso sul Corriere del Ticino di non amare i ricorsi contro l’illegalità dei regolamenti. Molto strano e, se non fossimo in “partitica”, direi che è come se ad un prete non piacessero le messe e i sacramenti. Certamente, se a fare ricorso contro la tassa rifiuti fosse stato il PLR, e non il PS, probabilmente l’on. Badaracco non avrebbe espresso la medesima teoria, ripetuta per ben due volte in pochi giorni sul quotidiano luganese.

Venendo alla sostanza, oggi i Luganesi pagano con le imposte sul reddito e sulla sostanza la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Le imposte sul reddito e sulla sostanza hanno come caratteristica di essere sociali: più si è ricchi e più si paga. Le imposte dirette non rispettano per contro il principio “chi inquina paga”, stabilito nella legge federale sulla protezione dell’ambiente e nella legge cantonale d’applicazione, per cercare di educare i maleducati ed i distratti, che buttano via di tutto e di più nel sacco. Un sacco che è raccolto dagli operai comunali ed incenerito con costi finanziari a carico del Comune, ossia di tutti i Luganesi. Non fa poi un gran bene all’ambiente, che è di tutti i Ticinesi, il fatto di doverincenerire a Giubiasco pile, metalli, scarti verdi, oli, ecc. Su questo penso siamo tutti d’accordo.

Da anni il PS di Lugano vuole introdurre una tassa educativa, come prevede la legge federale, tenendo conto degli aspetti sociali (ad es. sgravando le famiglie numerose). Anche il PLR Lugano era d’accordo, fino a poco tempo fa. Tanto è vero che il Consiglio comunale nel 2010 approvò la proposta di Peter Rossi (PLR) quale controprogetto alla mozione 3442 del PS. La controproposta PLR invitava il Municipio di Lugano a chiedere al Cantone di presentare una soluzione cantonale entro il 2011 (cosa effettivamente più razionale) e, se questo non fosse avvenuto, a presentare un regolamento cittadino per lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti conforme al diritto superiore (cosa fatta dal Municipio di Lugano il 7 luglio 2014 con il messaggio 8978).

Ora il PLR Lugano ha fatto la giravolta, dando i voti decisivi al varo di una tassazione antisociale e assolutamente non educativa dal profilo ambientale. Il regolamento sulla raccolta dei rifiuti voluto da PLR, PPD e Lega di Lugano prevede un pagamento fino a 120 fr per appartamenti fino a 3,5 locali e fino a 180 fr per appartamenti da 4 locali. Gli esercizi pubblici pagherebbero da 10 fr a 30 fr per posto a sedere autorizzato, gli artigiani da 240 fr a 480 fr, i commerci da 150 fr a 250 fr, gli alberghi, le case anziani e gli ospedali pagherebbero da 50 a 150 fr per posto letto annuo, i grandi magazzini da 3'000 a 6'000 fr. Che un abitante o un’azienda di Lugano producano tanti o pochi rifiuti, il balzello non cambia! La tassa è sempre la stessa e quindi non ha nessun effetto educativo. Che un abitante o un’azienda siano ricchi o poveri, la tassa non cambia: e quindi è antisociale, come la tassa dello sceriffo di Nottingham. Spiritosamente, per confondere le acque, Badaracco &Co hanno deciso di fare pagare al cittadino anche un “sacco bello”, che ha il medesimo costo del sacco dei rifiuti che acquistate al negozio, ma sarà dotato dello stemma cittadino.

Ed il PS Lugano dovrebbe rinunciare a fare ricorso contro una simile presa in giro?

 

 

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