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L'OSPITEI barbari siamo noi!

04.07.15 - 18:13
Per il gruppo PPD Mendrisio, i membri della Commissione Pianificazione, Manuel Aostalli, Vera Bosshard, Andrea Carri, Francesca Luisoni
Ti-Press
I barbari siamo noi!
Per il gruppo PPD Mendrisio, i membri della Commissione Pianificazione, Manuel Aostalli, Vera Bosshard, Andrea Carri, Francesca Luisoni

Mercoledì mattina - 1. luglio 2015 - apriamo il Corriere del Ticino e con stupore vi troviamo un articolo che parla del rapporto di minoranza sulla variante pianificatoria di Villa Argentina redatto da Tiziano Fontana. Diciamo con stupore perché, pur essendo parte della commissione della pianificazione, e pur essendo corelatori dell’altro rapporto, quello di maggioranza, noi il rapporto di Fontana non l’abbiamo ancora visto. Ci stupisce che questo giunga alla stampa prima che ai colleghi di commissione e ci stupisce ancora di più che la giornalista citi – con certezza – un passaggio del rapporto di maggioranza consegnato da noi in cancelleria la scorsa settimana (come l’avrà avuto?).

Ma ciò che più ci infastidisce è quel titolo - la stampa non dovrebbe essere un obiettivo mezzo di informazione? – Villa Argentina “Barbarie culturale e civile”. Ci preme dire che dopo aver studiato e ristudiato quel dossier, aver ascoltato tutte le parti in causa, aver analizzato ogni punto noi crediamo che la soluzione proposta vada nella direzione giusta. Non si tratta assolutamente di un atto di” barbarie culturale e civile” come asserisce Fontana, ma piuttosto di una soluzione valida (a nostro modesto avviso anche dal punto di vista culturale), economicamente sostenibile e che soprattutto regalerà alla città il parco di Villa Argentina.

Perché sì la variante di PR di Villa Argentina è una soluzione intelligente che tutela il parco – togliendo completamente l’edificazione nella sua parte alta attualmente ancora possibile – mettendo l’esecutivo nella condizione di espropriare tutto il terreno. Un esproprio che non sarà affatto indolore per la città e comporterà un esborso di diversi milioni di franchi (sarà un tribunale a decidere ma si stima un importo tra gli 8 e i 10 milioni – cifra certamente utile anche per altri progetti), ma che riteniamo valido e opportuno visto che andrà ad aumentare il nostro patrimonio culturale e a valorizzare un comparto di grande pregio. Un parco che però dovrà ritrovare la sua essenza storica (non certo con gli orti condivisi!).

Con questa variante di PR si lascerà inoltre aperta la porta a uno sviluppo futuro di attività educative, prima tra tutti ad essere interessata potrebbe proprio l’Accademia di architettura. Per rendere possibile questo si propone quindi di lasciare un’area edificabile (di proprietà del Comune), fuori – ribadiamo fuori! – dalle mura del parco storico. Una zona edificabile che potrebbe rispondere alle necessità di sviluppo del Campus universitario nell’area e al contempo permetterebbe al futuro Municipio di recuperare l’investimento milionario fatto attraverso la concessione di un diritto di superficie. Un investimento che diventerebbe così sostenibile per l’intera città e che non graverebbe sui possibili progetti futuri dei quartieri.

Se dunque sostenere convinti l’acquisizione del parco nelle modalità proposte dalla variante di PR e appena spiegate significa essere barbari, allora sì, lo siamo e anche fieramente. Quello che certo è che quanto proposto lo facciamo nella convinzione che questa sia al momento la miglior strada (perché una strada perfetta in fin dei conti non esiste) da percorrere nel bene della nostra città (tutta!).

 

 

 

 

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