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L'OSPITELettera aperta alle aziende di trasporto

20.06.15 - 11:42
di Mattias Schmidt e Melitta Jalkanen
Lettera aperta alle aziende di trasporto
di Mattias Schmidt e Melitta Jalkanen

Come associazione di utenti dei trasporti pubblici, raccogliamo le segnalazioni della vostra clientela, per potervi poi informare su come viene percepito il vostro servizio da parte di chi ne usufruisce. Il nostro obiettivo è di darvi tutto il sostegno possibile per aumentare la vostra clientela e quindi anche il vostro successo aziendale.

Da quando sulla tratta ferroviaria Lugano-Mendrisio ci sono i cantieri nelle gallerie, ritardi di qualche minuto sono quasi la norma. Pochi minuti, ma sufficienti per perdere la coincidenza con l'autopostale, e dover aspettare 57 minuti per la prossima corsa, per esempio per Tremona. Se l’autista avesse le istruzioni di aspettare l’arrivo del treno, ci sarebbero solo vantaggi. Questi bus non hanno in seguito delle coincidenze ulteriori da rispettare. L'unico inconveniente sarebbe che si accorcerebbe di qualche minuto la pausa dell’autista a Tremona, prima che ritorna a Mendrisio, ma forse su questo punto si può trovare un accordo.

La questione è importante, per via del fastidio - ormai regolare e non saltuario - per i passeggeri.

Ma soprattutto dal punto di vista collettivo degli abitanti del nostro territorio, territorio già pesantemente compromesso da traffico, ingorghi e inquinamento. Perché se un utente si trova ad aspettare un’ora alla stazione di Mendirisio, alla fine di una lunga giornata di lavoro, rischia che rinuncia al trasporto pubblico e opta per l’automobile. Quindi per non perdere clientela, le aziende hanno interesse a garantire il servizio. E per difendere la vivibilità del nostro territorio, cantone e comuni hanno ogni interesse a sostenere le aziende di trasporto in questo compito di rendere il trasporto collettivo sempre la scelta più attraente, veloce, comoda e economica rispetto all'automobile a uso individuale.

 

Per ASTUTI, Mattias Schmidt e Melitta Jalkanen

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