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L'OSPITEIl referendum contro lo 0,8 per mille

07.06.15 - 10:45
Bruno Storni Deputato in Gran Consiglio
Ti-Press
Il referendum contro lo 0,8 per mille
Bruno Storni Deputato in Gran Consiglio

Il referendum contro gli econcentivi dal roboante slogan “Basta tasse” promosso dal PLR in piena campagna elettorale per il recupero del secondo seggio in CdS, andrebbe ribattezzato come il referendum contro lo 0.8 per mille. Infatti, e non sappiamo se si renda conto, il PLR dopo aver contribuito con un voto determinante in GC all’approvazione degli ecoincentivi che ora definiscono da salasso , di fatto si batte contro un aumento massimo 11 milioni di tasse sugli oltre 15 miliardi che lo Stato globalmente spende 5 anni.

Se poi consideriamo che l’importo massimo di 11 milioni è il risultato del ridimensionato, corretto e emendato cashbonus che faceva parte del messaggio 6774 nel quale c’era la correzione verso il basso delle tasse di circolazione per un risparmio globale per gli automobilisti di quasi 2 milioni all’anno, vediamo che la referendata stangata fiscale si ridimensiona ulteriormente e il maggior costo del pacchetto ecoincentivi per gli automobilisti scende sotto i 2 milioni in 5 anni, cioè meno dello 0,1 per mille delle spese dello Stato.

Da notare che comunque questi 11 milioni sulle tasse di circolazione saranno incassati solo se saranno richiesti e spesi in sussidi e quindi non rimangono allo Stato ma ritornano direttamente al 100% agli automobilisti: un giro contabile da tassa circolazione a sussidio.

Alla fine allo Stato nel piatto rimane meno di prima e ne rimarrà ancor meno in futuro perché gli automobilisti che beneficeranno del sussidio/giro pagheranno una frazione delle tasse di circolazione per rapporto all’auto inquinante sostituita. Quindi nessuna lunga mano statale a rapinare le tasche dei cittadini, anzi ai cittadini ne rimane in tasca più di prima.

Quanto agli effetti dell’operazione, visti gli importi in gioco sappiamo non saranno rivoluzionari. Siamo coscienti che la misura prevista dal Piano Energetico Cantonale porterà ad una riduzione di soli 1-2 % di emissioni di CO2 da traffico automobilistico indigeno, e sicuramente non arresterà subito il surriscaldamento del pianeta, ma sappiamo però che dagli scarichi delle automobili assieme alla CO2 escono veleni di vario tipo, polveri sottili e benzeni cancerogeni, ossidi d’azoto (che provoca ozono), ecc. Immissioni che a livello Svizzero ogni anno causano oltre 20mila ammalati da patologie respiratorie e cardiache e 3000 decessi prematuri con costi sanitari e indennità per inabilità al lavoro per oltre 4 miliardi Fr.

Ridurre in Ticino dello 1 -2 % le immissioni velenose nell’aria che è la più inquinata del Paese ridurrà il numero di nuove patologie alle vie respiratorie o cardiache e un paio di decessi prematuri in meno. Non è molto ma di più di quanti perdono la vita nella galleria del Gottardo.

Nel settore ambientale inizialmente i miglioramenti si fanno a singoli punti percentuali, fosfati nel laghi, piombo o clorofluorocarburi nell’aria, ecc. ma sul medio termine spariscono.

 



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