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L'OSPITETre SI il 14 giugno alle votazioni federali

19.05.15 - 14:36
Unione Sindacale Svizzera Ticino e Moesa
Tre SI il 14 giugno alle votazioni federali
Unione Sindacale Svizzera Ticino e Moesa

L’USS-Ticino e Moesa, nella sua ultima riunione, ha deciso di raccomandare agli elettori di votare tre SI ai temi di carattere federale in votazione il 14 giugno.

SI alla nuova LRTV

Si tratta essenzialmente di una modifica di carattere tecnico: allargamento a tutti del canone, con possibili eccezioni, e conseguente riduzione del canone da 462 franchi a 400. Il risultato del voto non cambierà sostanzialmente le cose.

L’Unione svizzera delle arti e mestieri, promotore del referendum, con il pretesto di questa modifica sta però di fatto sostenendo l’iniziativa popolare lanciata dall’UDC con la quale propone la soppressione del canone. Ciò significherebbe la fine della radiotelevisione pubblica e la sua sostituzione con una radio-televisione commerciale, nella quale i cittadini non avrebbero più nulla da dire.

Votare SI alla legge significa pertanto sostenere l’ente pubblico radiotelevisivo.

SI alla riforma dell’imposta sulle successioni

Questa iniziativa reintroduce l’imposta sulle successioni, soppressa qualche anno fa nel nostro e in altri cantoni sulla spinta delle politiche liberiste.

La proposta in votazione chiede una tassazione del 20% delle successioni con importi netti superiori ai due milioni di franchi, una cifra notevole. Ci sono delle facilitazioni per le imprese famigliari e le aziende agricole. Essa procurerà alla Confederazione e ai cantoni un importo complessivo di tre miliardi di franchi, che serviranno per consolidare le finanze dell’AVS e per compensare le perdite subite negli ultimi anni in seguito ai molti sgravi fiscali anti-sociali.

SI all’iniziativa sulle borse di studio

L'Unione sindacale sostiene con convinzione l'iniziativa popolare sulle borse di studio, che vuole aumentare il sostegno della Confederazione alle borse di studio versate per gli studi post-obbligatori (scuole universitarie e scuole specializzate alle quali si accede dopo aver conseguito una maturità liceale o professionale). Tra il 1990 e il 2008 la Confederazione ha ridotto dal 40% al 9% il suo impegno finanziario in questo ambito. Questo disimpegno federale causa enormi disparità di trattamento tra i Cantoni ed ostacola pesantemente la possibilità per tanti giovani e meno giovani di accedere alle formazioni superiori. Occorre invece puntare sull'uguaglianza delle possibilità per i residenti e su un aumento dei livelli di formazione nell'interesse dei lavoratori e dell'economia svizzera.

La presa di posizione sulla votazione riguardante l’iniziativa cantonale “Salviamo il lavoro in Ticino” sarà presa dal Comitato cantonale convocato il 27 maggio.

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