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L'OSPITEPAL 2: costi enormi, risultati minimi

08.05.15 - 11:31
Carlo Zoppi, Vicepresidente PS Lugano
Foto Ti-Press
PAL 2: costi enormi, risultati minimi
Carlo Zoppi, Vicepresidente PS Lugano

Il programma d’agglomerato è uno strumento che permette agli agglomerati urbani di affrontare le sfide della gestione del territorio e della mobilità tenendo in considerazione le esigenze ambientali e la qualità di vita della popolazione. I due piani, PAL1 e PAL2, sottoposti a Berna dalla Commissione regionale dei trasporti del Luganese (CRTL) sono stati giudicati insufficienti e poco lungimiranti perché non in linea con i piani strategici che definiscono nei trasporti pubblici il futuro della mobilità. L'attuale indirizzo di sviluppo regionale ha portato il Luganese alla situazione disastrosa in cui viviamo. Il traffico ha raggiunto picchi tali da paralizzare molte strade in orari non di punta. I danni territoriali e ambientali, l'inefficienza della mobilità e la corrosione del paesaggio sono evidenti.

Il Consiglio comunale di Lugano dovrà discutere un messaggio sul PAL2 e la richiesta di credito di 102 milioni di Franchi sui 216 totali richiesti ai Comuni. La Confederazione verserà 115 milioni di Franchi, il Cantone quasi 300 per una spesa totale di 630 milioni in opere e infrastrutture. Una volta che i Comuni avranno votato questo pacchetto dovranno pagare per 20 anni senza più avere la possibilità di decidere nulla in merito alle diverse opere. Solo il Cantone deciderà se, quando e come realizzare le opere prospettate nella convenzione firmata fra il Cantone e la CRTL.

Da notare che il contributo richiesto ai Comuni è passato dal 15% al 34,3%, a causa soprattutto della scarsa qualità del progetto e quindi della mancata adesione della Confederazione al suo finanziamento. Giudicato tra i meno positivi della Svizzera, il PAL2 ha ottenuto di poco la sufficienza (4 punti su 12 per la valutazione dei benefici). La circonvallazione di Agno e Bioggio è stata giudicata insufficiente e non sussidiata per nulla, il progetto Tram/Treno è criticato e sussidiato solo per il 35%. Le altre opere (viabilità definitiva nella porta nord a Cornaredo, la viabilità del Pian Scairolo, nodi intermodali di Cornaredo, di Molinazzo e di Lamone) non sono sussidiate per nulla dalla Confederazione. Quello che si può dire è che l'operazione di raccolta dei sussidi federali è stata misera: misera perché i progetti presentati non erano convincenti, segnale che il meccanismo del fondo infrastrutturale della Confederazione non é ancora stato ben compreso da chi è chiamato ad elaborare i progetti.

All’enorme spesa non corrispondono dunque pari benefici e la congestione stradale potrebbe diventare maggiore di quella attuale, addirittura maggiore di prima dell'apertura della galleria Vedeggio-Cassarate. È importante far notare che un eventuale rinvio del credito non impedirà di realizzare le opere veramente importanti e urgenti come il P&R dei Prati di Trevano oppure il miglioramento della sicurezza e fluidità del traffico dei PPI del Vedeggio, Basso Malcantone, Massagno, Savosa e Paradiso. Un rinvio dei progetti può portare invece al miglioramento del contributo della Confederazione e una diminuzione dei costi per i Comuni.

Si deve cambiar rotta per dare al Luganese e alla pianura del Vedeggio l'opportunità di costruire un agglomerato che funzioni. Per favorire una migliore qualità di vita degli abitanti é necessario aumentare l'offerta di trasporti pubblici all'interno del polo luganese in modo da migliorare la connessione fra centri urbani, comuni residenziali e le zone industriali lavorative. Traffico e inquinamento sono problemi prioritari a cui bisogna dare soluzioni durature ed efficaci.

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