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L'OSPITELa svolta energetica verrà frenata?

15.04.15 - 12:07
Lettera aperta al Consiglio degli Stati di Pro Solar
La svolta energetica verrà frenata?
Lettera aperta al Consiglio degli Stati di Pro Solar

In Svizzera la svolta energetica è in bilico. C’è la minaccia di una massiccia riduzione dell’ampliamento delle energie rinnovabili. Direttamente toccati sono gli oltre 37'000 impianti già progettati. Tramite una lettera aperta Pro Solar, un’iniziativa dell’Associazione di categoria Swissolar, invita le Consigliere ed i Consiglieri agli Stati agire in favore della svolta energetica assicurando i contributi per la RIC e promuovendo un indotto economico rispettoso del clima che rimanga in Svizzera.

Sul tavolo della Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia (CAPTE-S) ci sono nuove proposte volte a ridurre drasticamente il sostegno alle energie rinnovabili. Direttamente toccati da questa decisione sarebbero gli oltre 37'000 impianti progettati, i quali – assieme ai 9'000 impianti già realizzati – sostituirebbero oltre la metà dell’attuale produzione elettrica nucleare svizzera. Proprietari immobiliari privati, Comuni ed investitori sono pronti a dare il loro contributo: i 37'000 progetti nella Rimunerazione a copertura dei costi (RIC) verranno però realizzati unicamente se vi saranno ancora mezzi a disposizione.

Con una lettera aperta che può essere firmata dai cittadini su www.pro-solar.ch, invitiamo la Commissione del Consiglio degli Stati ad accettare la ragionevole proposta del Consiglio nazionale volta ad innalzare il contributo per la RIC ad un massimo di 2.3 centesimi per chilowattora.  

«Frenare lo sviluppo delle energie rinnovabili risulterebbe costoso e rischioso. La decisione sull’origine futura della nostra corrente è nelle mani del Consiglio degli Stati. La nostra elettricità
deriverà da sole, acqua, vento e biomassa oppure aumenteremo ulteriormente la nostra dipendenza dalle centrali nucleari e dalle importazioni di corrente da centrali a carbone?» spiega Roger Nordmann, Consigliere nazionale e Presidente di Swissolar. 

«Attraverso lo sfruttamento di sole, acqua, vento e biomassa creiamo invece un indotto economico svizzero rispettoso del clima. Entro il 2035 l’attuale produzione elettrica da centrali nucleare
potrà essere sostituita grazie alle energie rinnovabili indigene e a provvedimenti a livello di efficienza energetica. Sarebbe così raggiunto uno degli obiettivi centrali della Strategia energetica 2050.»

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