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L'OSPITEAscoltare e valorizzare i quartieri di Lugano

13.03.15 - 10:59
di Antonio Bassi
Ascoltare e valorizzare i quartieri di Lugano
di Antonio Bassi

LUGANO - La decisione che sta nell’aria da parte del municipio del comune di Lugano di chiudere gli uffici amministrativi (front office) dei diversi quartieri periferici ha creato del malcontento in buona parte della popolazione. La città punta troppo a centralizzare i servizi, prospettando in futuro solamente tre luoghi per il disbrigo delle diverse pratiche, isolando di fatto le periferie.

Il mantenimento delle diverse antenne dell’amministrazione comunale era stato promesso in lungo e in largo nelle varie campagne pre aggregazione, tanto che per diversi cittadini è stato determinante per il voto positivo. E’ chiaro che in questo modo si disattende agli impegni presi con i diversi quartieri. Il pretesto di queste chiusure è il presunto poco utilizzo dei front office in rapporto al costo, ma, se si vuole la coesione del nostro vasto comune, questi servizi sono imprescindibili.

E’ inconcepibile ad esempio che da Certara si debba percorrere più di 20 Km, usando 3 o 4 diversi mezzi pubblici, per raggiungere lo sportello più vicino.  Le commissioni di quartiere ora funzionano poco e male. Esse attualmente sono composte in base alle proporzioni partitiche e non con persone motivate che già si impegnano nel territorio, quali membri delle diverse associazioni culturali, sportive, ecc.

E’ necessario insistere su un nuovo modello di commissioni di quartiere in modo tale che abbiano una funzione propositiva e che siano veramente consultate e ascoltate.

Anche l'ufficio quartieri della città, preposto a tenere i contatti con i cittadini dei diversi quartieri non funziona ancora in modo efficace.

 Un esempio significativo:

Il quartiere di Sonvico che ha un nucleo storico molto importante, si era dotato di un piano di protezione (piano particolareggiato), e aveva istituito una commissione ad hoc formata soprattutto da specialisti.

Essa vigilava e proponeva soluzioni per la salvaguardia storico architettonica del nucleo. Ora, si fa capo a una commissione della città che dovrebbe occuparsi di tutti gli innumerevoli nuclei della grande Lugano. Risultato: la commissione è oberata dal lavoro e quindi non è più incisiva. Noi, con la nostra petizione auspichiamo di ottenere un reale miglioramento e che tutti i cittadini abbiano dei buoni servizi.

Vogliamo sondare l’animo della popolazione, per i dettagli e i regolamenti ci sarà tempo più avanti. Invitiamo tutta la gente residente a Lugano di età superiore a 16 anni a firmare la petizione:

“E’ ora di ascoltare e valorizzare i quartieri”

 


Antonio Bassi

Consigliere comunale PS Lugano

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