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L'OSPITEVita di quartiere, vita di paese

07.03.15 - 06:00
Anne Sassi, rappresentante PS Sonvico-Lugano
Vita di quartiere, vita di paese
Anne Sassi, rappresentante PS Sonvico-Lugano

Queste sono le riflessioni di un’abitante di un paese-quartiere aggregato di recente alla grande Lugano. Evitando di tornare sulle promesse preaggregazione, sui buoni propositi, ora che facciamo parte da due anni praticamente del nuovo Comune, la mia attenzione si ferma su come viviamo e come ci sentiamo partecipi di una nuova realtà. Se si tratta di una fase di adattamento, questa fase mi sembra veramente lunga ed accompagnata di un sentimento di disorientamento. Per certi aspetti gli abitanti di Sonvico hanno adottato un atteggiamento di passività e di attesa, mentre a tratti  esprimono malumore e frustrazione.

Un motivo di questo disinteresse secondo me è il fatto che gli abitanti di un paese non vedono quale sia ora il loro spazio di manovra e in che modo possono ancora influire sul futuro da costruire. A livello istituzionale, fino ad adesso, le soluzioni si rivelano veramente insoddisfacenti. Metterei soprattutto in rilievo le lentezze burocratiche, le incertezze, una pessima circolazione delle informazioni, il funzionamento modesto e discutibile dei Front Office e delle Commissioni di Quartiere (per i quali non sono bene definiti i ruoli e le competenze).

Il Partito socialista sezione di Lugano, che sperimenta anche al suo interno questa fase di adattamento, ha reagito conducendo una riflessione e uno studio sui quartieri. La petizione lanciata dal PS scaturisce da questa ricerca ed ha lo scopo di salvaguardare gli sportelli comunali dei quartieri e di cambiare la strutturazione delle commissioni.  La presenza capillare di sportelli specialmente nei quartieri discosti non va secondo me messa in discussione, anzi la loro funzione andrebbe rinforzata.

Poi sottolineo che a ragionare soltanto in termini di politica partitica si viene a trascurare il contributo delle associazioni locali come elemento base del tessuto sociale. E questo punto della petizione mi sta particolarmente a cuore: ci vuole un nuovo modello per le Commissioni di quartieri, proposto alla luce delle esperienze deludenti di questi ultimi anni. Le associazioni presenti in un paese, alcune da tanto tempo, ne riflettono la vita e le diverse componenti. Esse riuniscono la popolazione attorno ad interessi particolari come la musica, lo sport, la cultura, la vita delle famiglie, la vita degli anziani. Troviamo tra i responsabili e membri di queste associazioni persone che conoscono bene la realtà del paese e sono profondamente motivate. In una commissione di quartiere, come prevede il concetto del PS, sarebbero queste le persone più adatte a portare i pareri e le preoccupazioni degli abitanti, perché attraverso le loro attività, riunioni, feste o eventi culturali le società locali hanno continuato ad animare la vita del paese in questi ultimi anni di transizione.

Ignorare ulteriormente questo potenziale sarebbe un errore. Naturalmente speriamo che una Commissione di quartiere organizzata su questo modello diventi un vero interlocutore del Municipio, ascoltato e davvero preso in considerazione. Chiedo quindi alla popolazione di sostenere queste proposte, per dare maggiore motivazione e maggiore fiducia ai cittadini grazie alle nuove opportunità di partecipare ed essere ascoltati.

Anne Sassi, rappresentante PS Sonvico-Lugano

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