L'OSPITESavoia: facciamo uno sforzo

In attesa del libro di Sergio Savoia "La grande bugia", ho letto ieri sul suo "blog" un bell'esempio di delicato argomentare.

Non condividendo una mia recente critica in tema di "sessismo" il coordinatore dei Verdi cosa ha scritto? Che lui sessista non è, e fin qui, siccome nessuno è tenuto ad accusarsi, non eccepisco: il tempo sarà buon giudice. Lui, dunque, sessista non sarebbe. Io invece, che sul tema oso pensarla in altro modo, sono, sempre secondo lui, una persona non in grado di leggere. Il che è, come si premura di ricordare il verde coordinatore, strano per una ex Magistrata. Chissà che Procuratrice Pubblica sarò mai stata, si chiederanno quindi i lettori del deputato verde. Per non lasciare loro eventuali dubbi, ecco infine, sempre secondo il noto personaggio, cosa in sostanza io sarei: una analfabeta di ritorno. D'altra parte, disse sempre Savoia in un'intervista al Corriere del Ticino, lui, a differenza della candidata PLR al Consiglio di Stato, ha idee da mostrare, non tatuaggi. Insomma: lui non è un maschio sessista e io sono invece una donna stupida. Che dire? Che questa aggressività, oltre a segnalare un certo nervosismo sul tema, è certamente, anche se non soltanto, un atteggiamento sessista. All'attenzione del signor Savoia solo un invito cortese: si tenga le sue opinioni e le difenda con la bravura di cui è capace, ma muti il tono, con me come con tutte e con tutti. Sennò, per quanti partiti cambi, rimarrà sempre lo stesso.