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L'OSPITEAnnunci riservati ai frontalieri: evitarli si può

15.01.15 - 16:29
UDC Ticino
Annunci riservati ai frontalieri: evitarli si può
UDC Ticino

Fino a ieri, “sa po’ mia” era il mantra che si levava laconico dal Consiglio federale per bocciare ogni richiesta messa a punto per difendere i cittadini svizzeri da soprusi e privilegi concessi a chi.

Apprendiamo con (relativo) sgomento che il “sa poi mia” è stato eletto motto dell’anno 2015 anche dal governo del Canton Ticino. Abbiamo infatti appreso che vietare gli annunci di lavoro riservati solo ed esclusivamente ai frontalieri non è possibile.

A parte il fatto che se apparissero annunci riservati a soli svizzeri spunterebbero come funghi marce e marcette per condannare xenofobia, razzismo e fame nel mondo, l’UDC Ticino ricorda al Consiglio di Stato (a maggioranza leghista!) che sul suo tavolo giace l’iniziativa costituzionale.

Approvandola, il problema verrebbe spazzato via in un batter d’occhio, dal momento che “Prima i nostri” prevede che, a parità di requisiti, un posto di lavoro debba essere offerto prima a cittadini svizzeri e a persone domiciliate nel Cantone, e solo in seconda battuta a un frontaliere.

Aggrapparsi a cavilli legali per vietare una palese discriminazione, peraltro in un Cantone dove la disoccupazione ammonta al 9 % (dati ufficiali dei senza lavoro iscritti agli URC, più persone in assistenza), si commenta da sé. Ma dal momento che l’iniziativa dell’Unione democratica di centro fornisce una risposta pratica, immediata e concreta a un problema drammatico, chiediamo nuovamente che i ticinesi possano esprimersi in tempi molto rapidi.

Ne va della tenuta sociale del cantone e della dignità di tutti coloro che annaspano ogni giorno a causa di un mercato del lavoro falsato dalla scorrettezza e dall’ingiustizia elevate a sistema.

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