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L'OSPITELettera di speranza per il futuro della società e della politica del Ticino

30.12.14 - 11:18
Elio Del Biaggio, candidato PLR al Gran Consiglio
Foto Ti-Press
Lettera di speranza per il futuro della società e della politica del Ticino
Elio Del Biaggio, candidato PLR al Gran Consiglio

Sta avvicinandosi la fine dell'anno che segna sempre un nuovo inizio, fatto di speranze e di buone intenzioni, dove i migliori propositi e le promesse per il nuovo anno si sprecano. Inevitabilmente, però, una volta "girato" il calendario sembra che tutto sia ancora come prima. Desidero quindi anch'io scrivere alcune parole di speranza per il futuro della società e della politica del Ticino.

Si respira ancora per qualche giorno la magica atmosfera natalizia. Tante le cose che desidererei, per i miei figli, per il mio Paese e per la società nella quale viviamo. Lo so, non sarà possibile esaudire tutti i desideri - che per molti rimangono dei sogni e delle vere e proprie utopie - ma i sogni e le utopie servono anche a farci sperare.

Sarebbe bello che ci fosse nel mondo pace, serenità, responsabilità, onestà e una maggiore solidarietà. In giro, però, pare non esserci altro che egoismo e rassegnazione. I problemi sociali, ambientali ed economici sembra che si aggravino sempre di più e non si riesce a intravedere una gran via di uscita da questo momento di crisi. Economisti e politici propongono sempre le stesse vecchie ricette, ormai trite e ritrite. Si ha l'impressione - se non la convinzione - che il peso della crisi siano sempre gli stessi a pagarlo: quelli più deboli che sono poi anche i meno colpevoli. Sono molte più di quello che si potrebbe pensare le persone che si trovano in difficoltà e che soffrono, che vorrebbero trovare un lavoro e avere un futuro, attraverso maggiori certezze e un po' più di tranquillità, ma non ce la fanno. Forse, però, sto chiedendo troppo e basterebbe molto meno. Il regalo più grande che potremmo farci sarebbe quello di portare nelle nostre case e nella nostra società civile la voglia di impegnarsi e di lavorare per cambiare il nostro modo di pensare e di comportarci. Allora proviamo a sognare insieme un 2015 portatore di progetti nuovi, di vita sociale, di sorrisi e di nuove speranze. Una lettera anche indirizzata al mondo dell'economia solidale e della finanza etica. Negli anni, abbiamo costruito modelli finanziari ed economici votati al profitto e al rendimento a discapito dei risparmiatori e dei lavoratori, pur essendo consapevoli che un'altra economia e un'altra finanza più pulite, sane ed etiche sono possibili. In giro c'è tanto menefreghismo, individualismo ed egoismo, spesso troppa ignoranza e disinformazione.

In fondo, non si tratterebbe altro che ridefinire i valori attraverso una "rivoluzione" dolce, fatta di semplicità, di ragioni e di rispetto basata sulla scelta di abolire speculazioni finanziarie, valorizzare i lavoratori, ridurre la produzione e il consumo di tutte quelle merci che non soddisfano proprio nessun bisogno. Dalla crisi economica e dalla crisi dei valori di oggi si potrà uscire solo se la società del futuro saprà accogliere un sistema di valori basato sui rapporti tra persone, sul consumo responsabile e sul rifiuto del superfluo. I sogni sono come le speranze e consentono di tenere vivo il desiderio di impegnarsi e di andare avanti - anche rendendo popolare e accessibile la politica - indicando al nostro Cantone la via d'uscita da questo momento di crisi e di turbolenze, intervenendo con soluzioni adeguate per il presente e per dare un futuro ai giovani. Dobbiamo però fare una scelta, importante e decisiva, per costruire il Ticino del futuro, prima che sia troppo tardi.

A tutti, grandi e piccini, sereni giorni di festa e auguri di buon anno.

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