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L'OSPITEIl 9 febbraio 2014 non va dimenticato

03.12.14 - 13:00
Ricardo Pereira Mestre, Medico e consigliere comunale PLR a Mendrisio
Il 9 febbraio 2014 non va dimenticato
Ricardo Pereira Mestre, Medico e consigliere comunale PLR a Mendrisio

Il 9 febbraio 2014 passava a livello federale l’iniziativa “Stop all’immigrazione di massa” con solo il 50.3% di favorevoli, spaccando di fatto il paese sul tema. Più chiaro invece il voto a livello ticinese in cui i Sì erano ben il 68.17%. Personalmente sono stato tra gli oppositori a questa iniziativa, in particolare per i vari manifesti decisamente al limite dell’etica e vicini al cattivo gusto. Sono inoltre stato sin dall’inizio contrario all’iniziativa Ecopop respinta dal 74.1% del Popolo Svizzero e dal 63% dei Ticinesi.

Quando ho saputo che l’iniziativa popolare "Fuori dal vicolo cieco" è stata pubblicata sul Foglio federale ho sentito una profonda paura del pericolo che corre la nostra democrazia.

Come politici dobbiamo ricordarci che prima di singoli pensatori, siamo rappresentanti del Popolo, dobbiamo sentire e ascoltare la sofferenza e i problemi di chi ci ha eletto. Oggi posso dire di aver compreso la sofferenza e la rabbia dei Ticinesi che hanno votato Sì all’iniziativa popolare “stop all’immigrazione di massa”. La sostituzione del personale indigeno è chiara, rimangono importanti disparità di trattamento tra frontalieri e residenti, il problema demografico e soprattutto “l’invasione” di ditte a basso valore aggiunto che alterano il nostro territorio sono la conseguenza di una politica troppo permissiva. L’inquinamento e il traffico stanno facendo “soffocare” le nostre città e mettono a dura prova la nostra pazienza. Il Popolo ticinese ci chiede chiaramente di cambiare rotta, di trovare soluzioni in breve tempo, di collaborare maggiormente tra i partiti nel trovare la giusta via per valorizzare i nostri cittadini e tutelare il nostro territorio. Seppur penso che la frase: “Il diritto al soggiorno duraturo, al ricongiungimento familiare e alle prestazioni sociali può essere limitato” come riportato all’Art. 121a65 della nostra Costituzione Federale vada rivalutato, in particolare pensando ai figli dei poveri “stagionali” che vengono separati dai genitori ingiustamente (come successo a me negli anni ‘90). Credo che siano del tutto legittime le paure del Popolo ticinese che teme di perdere il controllo della situazione e di sottomettersi al volere della gigante Unione Europea sempre più in crisi o dell’economia sempre più cinica.

Insomma il Popolo ha fatto sentire la sua voce e con il voto su Ecopop ha dimostrato che non è contraria in sé all’immigrazione ma vuole un razionale sviluppo che metta davanti a tutto gli interessi dei propri concittadini.

Personalmente ritengo che un’iniziativa che mira unicamente ad abrogare gli art. 121a e 197 n. 11 non sia da firmare, penso invece che debba essere il Consiglio federale a trovare una soluzione che rispetti l’interesse del Popolo e l’esito della votazione.

 

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