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L'OSPITEOltre la misura!

02.12.14 - 08:28
Giacomo Garzoli, presidente ACS Ticino
Oltre la misura!
Giacomo Garzoli, presidente ACS Ticino

Rispondo alle esagerate critiche rivoltemi in quanto presidente dell'Automobil Club Svizzero sezione Ticino dal signor Marco Piffaretti, apparse sul portale di Ticinoonline. Ci rammarichiamo per le sue dimissioni da socio del nostro Club, per aderire ad altre associazioni, se ho capito bene, più verdi della nostra (?). Credo che la sua sia una reazione più di pancia che il frutto di un vero e proprio ragionamento obbiettivo.

Certo, oltre a presidente di ACS sono anche liberale radicale. Non lo nego e ne sono fiero. In quanto liberale potrei chiudere il discorso invocando la libertà di mercato, potrei oppormi ad ogni sussidio da parte dello Stato, ma la parte radicale del mio pensiero politico, e la sempre maggiore sensibilità ambientale, mi spingono a valutare tutto quanto di ragionevolmente e scientificamente provato si possa fare per il nostro clima. Credo che questo non sia incompatibile con il mio operato in seno ad ACS. Tra i due ruoli, di parlamentare e di presidente di ACS, so comunque distinguere, e, posso rassicurare, entrambe le posizioni non mi procurano particolari vantaggi.

Se, come ACS, abbiamo deciso di sostenere, unitamente agli amici del TCS, l'iniziativa vacca da mungere per un equo finanziamento dei trasporti, è perché ci rendiamo conto, soprattutto in Ticino, che la misura è colma. Il nostro referendum si giustifica pienamente proprio per questo motivo. La tassa di circolazione in Ticino è una delle più care della Svizzera. Gli automobilisti pagano molti soldi, ma in cambio percorrono solo strade intasate. Questo è il vero problema. E allora, innanzitutto come cittadino, ritengo sia necessario intervenire soprattutto sul sistema traffico, con misure per potenziare il trasporto pubblico e la mobilità aziendale. Queste sono le priorità per beneficiare di un miglioramento concreto della mobilità e dell'ambiente nel nostro Ticino. E le risorse vanno convogliate verso le priorità!

Voglio solo precisare che ACS difende tutti gli automobilisti, così come tutte le case automobilistiche. Il messaggio sugli ecoincentivi va a favorire determinate case automobilistiche piuttosto che altre. Le auto al di sopra dei 45'000.- franchi non ricevono alcun sussidio, e magari sono le migliori. Perché si vuole falsare il mercato in un settore dove a contare è soprattutto il progresso tecnologico e dove ad essere premiate dovrebbero semmai essere le auto più performanti? Perché una tale selezione deve essere fatta mediante un sussidio statale? Sussidio che oltretutto cresce con il crescere del costo del veicolo, e che quindi non è per nulla sociale. Si aggiunga ancora che l'attuale sistema della tassa di circolazione premia già le auto efficienti che pagano molto meno rispetto ai veicoli più inquinanti.

Gli incentivi varati in altri paesi hanno avuto effetti minimi, assolutamente sproporzionati rispetto alle risorse investite. Ad essere vecchio è questo sistema, alla prova dei fatti ormai inefficace. In qualità di presidente di ACS credo che i veicoli efficienti abbiano però un gran futuro, grazie all'evoluzione della tecnica. Sarà allora il mercato a sancirne il successo: vorrà dire che gli automobilisti le sceglieranno poiché non vi saranno più quegli inconvenienti che, malgrado i numerosi incentivi già presenti, ancora scoraggiano all'acquisto.

In conclusione vorrei rivolgermi a lei, caro Piffaretti: stia tranquillo, ACS segue i tempi, le esigenze degli automobilisti, il progresso tecnologico e l'ambiente. Per dimostrarglielo, anche se non è più
socio, potremmo mandarle gratuitamente la nostra rivista, o in alternativa il calumet della pace.

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