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L'OSPITEVotazione Amb, "bisogna veramente investire in un'azienda in difficoltà?"

29.11.14 - 09:24
Sara Demir, consigliere comunale PPD Bellinzona
Votazione Amb, "bisogna veramente investire in un'azienda in difficoltà?"
Sara Demir, consigliere comunale PPD Bellinzona

I bellinzonesi vogliono veramente investire milioni di franchi (10 milioni subito, 35 milioni nell’arco di dieci anni) in un’azienda grigionese in difficoltà? A suo tempo li avevo invitati a sottoscrivere il referendum contrario alla partecipazione delle Aziende municipalizzate di Bellinzona (Amb) in Repartner, ora con la votazione di questa domenica 30 novembre è giunto il momento di dire ‘no’. Occorre votare ‘no’ al cosiddetto “aumento della capacità produttiva delle Amb”.

In realtà Amb non produrrà nulla, ma avrà una quota di minoranza in un’altra società, controllata da una multinazionale in difficoltà! Repower, con una quota del 51% nella Repartner, registra da anni perdite enormi, non è un partner sano, non è affidabile ed espone a rischi la nostra piccola e ancora sana Azienda. Inoltre in seno a Repartner la voce della Città conterà poco o niente! Già sentito dire che il 4 o 5% abbia voce in capitolo? Mai. Ero in prima fila quando si trattava, per esempio, di far approvare i crediti per far investire le Amb nella fibra ottica. Ma in quel caso il partner era Swisscom, azienda fidata a livello nazionale e che ha sempre realizzato utili. È inoltre un importante contribuente per Bellinzona e un prezioso datore di lavoro. L’opposto della grigionese Repower.

Repower incute insicurezza (152 milioni di perdite nel 2013) e oggi noi dobbiamo correre certi rischi?

Volendo fare un parallelo, investire in Repartner è come comprare un appartamento in proprietà per piani in un condominio dove la maggioranza dei voti è controllata da un solo proprietario con problemi economici. In altre parole, tutto sarà deciso da Repower e gli azionisti di minoranza come Amb dovranno subire gli svantaggi.

Invece di buttare via i nostri soldi senza una ricaduta positiva per la regione, meglio sarebbe conservarli per partecipare al riscatto dei grossi impianti idroelettrici ticinesi quando scadranno le concessioni. Se investiamo ora nei progetti Repower, chi avrà i soldi per acquistare gli impianti di produzione ticinesi? Li lasceremo ancora alle aziende della Svizzera tedesca? Ce li faremo portar via sotto il naso per andare noi a investire in Italia o in Germania? A mio avviso dovremmo piuttosto migliorare la collaborazione con l’Azienda elettrica ticinese (Aet), al 100% ticinese, e investire in progetti locali di energia rinnovabile. Se si volesse scegliere un partner oltre Gottardo per una futura collaborazione, questo non deve essere in difficoltà finanziarie. Il buon senso dei bellinzonesi deve prevalere. Per questo motivo questa domenica io voterò ‘no’.

Sara Demir, consigliera comunale PPD Bellinzona

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