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L'OSPITENO a Ecopop: aumenterebbero ancora i frontalieri

12.11.14 - 15:37
Ignazio Cassis, Consigliere nazionale PLR
NO a Ecopop: aumenterebbero ancora i frontalieri
Ignazio Cassis, Consigliere nazionale PLR

Tra pochi giorni voteremo sull’iniziativa popolare “Stop alla sovrappopolazione – sì alla conservazione delle basi naturali della vita”, detta anche “iniziativa Ecopop”. Essa vuole garantire la conservazione delle basi naturali della vita e limitare l’immigrazione in Svizzera, fissando allo 0,2 % (oggi 16'000 persone) l’aumento annuale massimo della popolazione residente. La Confederazione dovrebbe inoltre investire nella pianificazione familiare volontaria almeno il 10 % dell’importo destinato alla cooperazione allo sviluppo (ca. 150 milioni di franchi all’anno).

Va subito detto che Ecopop non servirà a preservare la natura. Non è infatti l’immigrazione, ma il consumo di risorse pro capite (acqua, suolo o energia) a incidere sull’ecologia. Occorre perciò concentrarsi sulle misure efficaci, grazie alle quali siamo già riusciti a diminuire l’inquinamento atmosferico, nonostante una popolazione in aumento. Anche le associazioni ambientaliste come Greenpeace combattono l’iniziativa e gli stessi Verdi sono contrari tramite il „Comitato Svizzera solidale - no a Ecopop“, il che è tutto dire.

È poi inaccettabile ancorare nella Costituzione un obbligo per la Svizzera di intromettersi nella pianificazione familiare di Paesi terzi. Una simile ingerenza rappresenta un approccio paternalista e una caduta di stile per una Svizzera nota per la sua neutralità. Dall’altro sappiamo che l’elevato tasso di natalità dei Paesi del terzo mondo è dovuto in primo luogo alla povertà. E’ dunque più importante concentrarsi sulla formazione e sulla condizione delle donne. Confronti internazionali dimostrano che maggiore è la formazione generale delle donne, minore è il tasso di natalità!

Ma soprattutto Ecopop non è la risposta alla crescente immigrazione in Svizzera, tanto che la stessa UDC, paladina del tema immigrazione, l’ha combattuta alla quasi unanimità in Parlamento. Il 9 febbraio la Svizzera ha accolto l’iniziativa contro l’immigrazione di massa e al momento ci stiamo occupando dell’attuazione della stessa tentando di salvare capra e cavoli, cioè lo sviluppo demografico e il nostro benessere. Un sì a Ecopop complicherebbe tutto!

L’iniziativa del 9 febbraio inserisce contingenti, che possono essere fissati con una certa flessibilità tenendo conto dei bisogni dell’economia. Ecopop invece inserisce un tetto rigido (0,2%), che comprende addirittura gli Svizzeri che rientrano in patria! Già solo i richiedenti l’asilo assorbirebbero una buona parte di questo limite, con la conseguenza che la nostra economia non avrebbe più accesso alla forza di lavoro necessaria. I datori di lavoro non potranno che cercare il personale tra i frontalieri, poiché essi non sono inclusi nel tetto dello 0,2% voluto dall’iniziativa. Il loro numero perciò esploderà. Bella beffa per il cantone Ticino, che non ha certo bisogno di più traffico (evviva la protezione dell’ambiente tanto vantata da Ecopop!) né tantomeno di più dumping salariale! Il 30 novembre voterò NO a quest’iniziativa dannosa e controproducente.

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