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Donatello Poggi, Fronte degli Indignati
Chi ha assistito alla trasmissione “60 minuti”, lunedì scorso alla RSI, ha potuto chiaramente farsi un’idea su chi, a parole, dice di volere il bene del Ticino ma poi, quando c’è qualcuno che finalmente va in questa direzione facendo anche rispettare la Legge (disturba?) come il consigliere di Stato Claudio Zali, s’inventa scenari catastrofici pur di difendere sempre e soltanto gli interessi di una parte.
Questa gente, evidentemente, in realtà vuole che tutto resti più o meno come prima, e chi se ne frega dell’interesse generale. Senza dubbio, per chi ha seguito attentamente la trasmissione, il signor Modenini e i suoi due amici di cordata hanno rimediato in quell’occasione una magra figura.
Noi, come altri, vogliamo un Ticino meno intasato dal traffico (siamo al limite!) e dove l’abusivismo, anche quello dei posteggi, venga punito e non tollerato per far piacere ai “soliti noti”.
Per queste ragioni riteniamo giusta la via intrapresa con coraggio dal consigliere di Stato Claudio Zali e, nel nostro piccolo, la sosteniamo. Evidentemente in Ticino c’è chi cerca di porre rimedio a situazioni non più sostenibili, sotto gli occhi di tutti, e chi, sempre meno credibile, continua a difendere i soliti interessi di bottega facendo finta che la Legge sia un optional. Giù la maschera signori!
Vedremo nell’aprile 2015 se la gente avrà buona memoria.
