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L'OSPITEMinistro Gobbi, né solidarietà umana né ordine pubblico?

16.10.14 - 21:45
Sergio Roic, scrittore
Ministro Gobbi, né solidarietà umana né ordine pubblico?
Sergio Roic, scrittore

BELLINZONA - Il Canton Ticino come tutti sanno è uno dei cantoni svizzeri. Il federalismo, in Svizzera, consente di interpretare localmente alcune norme. E tuttavia, ci si auspica che ciò che è inscritto nella Costituzione federale svizzera, le direttive di massima e gli orientamenti in fatto di minori, possa essere rispettato ovunque nel nostro Paese.

Un episodio particolare, quello dei due bambini ecuadoregni a cui il Dipartimento delle Istituzioni rifiuta la scolarizzazione in Ticino, svela che ciò non è il caso da noi. Da una parte, come ha ben evidenziato fra Martino Dotta parlando di questa vicenda, esistono degli accordi internazionali, sottoscritti anche dalla Svizzera, in particolare la Convenzione sui diritti del bambino, che prevedono di scolarizzare i figli indipendentemente dalla situazione legale dei genitori, dall’altra il ministro delle Istituzioni, Norman Gobbi, dà parere contrario alla scolarizzazione degli ecuadoregni opponendosi sia alla raccomandazione del Dipartimento dell’educazione cantonale sia alla volontà delle autorità comunali coinvolte dimostrando poca se non nulla solidarietà umana.

Gobbi parla anche di un “precedente pericoloso” se gli ecuadoregni fossero scolarizzati in Ticino sorvolando sul fatto che i cantoni svizzeri, governati quasi esclusivamente da coalizioni di centro-destra, accolgono nelle proprie scuole i figli dei migranti che non sono in possesso dei documenti di residenza con motivazioni sia umanitarie ma anche di ordine pubblico. Se anche la Destra accoglie nelle scuole svizzere i figli dei migranti evocando il tema dell’ordine pubblico – permettere ai giovani figli di migranti senza diritto di soggiorno di frequentare una scuola è in ogni caso molto meglio piuttosto che lasciarli a loro stessi e alla possibilità di essere indotti a commettere atti illegali – è necessario allora cominciare a chiedersi quanto l’ordine pubblico in Ticino stia davvero a cuore al ministro delle Istituzioni Norman Gobbi.

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