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STATI UNITIEllis Island, la porta d’ingresso del Sogno Americano

20.04.15 - 10:00
L’isolotto al largo di New York ospita il museo dell’immigrazione
Ellis Island, la porta d’ingresso del Sogno Americano
L’isolotto al largo di New York ospita il museo dell’immigrazione

NEW YORK - Pochi luoghi al mondo possono raccontare un paese come Ellis Island. L’isolotto che si trova sulla foce del fiume Hudson, nella baia di New York, rappresenta la storia americana molto meglio dell’altra isola vicina alla costa della Grande Mela, Liberty Island, sulla quale si staglia la Statua della Libertà. Dal 1892 al 1954, infatti, Ellis Island è stata la porta degli Stati Uniti al mondo: qui, infatti, sbarcavano le navi provenienti dall’Europa, cariche di immigrati desiderosi di iniziare una nuova vita sul suolo americano. L’antico arsenale militare presente sull’isola fu trasformato all’epoca in un gigantesco centro d’accoglienza, nel quale gli emigrati venivano visitati, schedati e alla fine eventualmente autorizzati a sbarcare sulla terraferma. La loro storia può essere ripercorsa nell’Ellis Island Immigration Museum, ospitato adesso dall’enorme struttura sull’isola.

Nel corso degli anni, Ellis Island ha accolto più di 12 milioni di “aspiranti americani”, che al loro arrivo dovevano presentare i documenti di viaggio. Qui venivano valutati in primis dai medici del servizio immigrazione, che li smistavano in base alle loro condizione di salute. Chi superava questo esame, veniva accompagnato nella sala registri, dove gli ispettori documentavano nome, luogo di provenienza, stato civile, destinazione, precedenti penali, professione e disponibilità di denaro di ognuno di loro. Quando ricevevano il permesso di sbarcare, venivano poi accompagnati al molo del traghetto per Manhattan.

Chi, invece, non superava il primo controllo, ne subiva un secondo: si trattava soprattutto di anziani, disabili, persone con problemi psichici e malati contagiosi. La legge voleva che fossero rispediti in Europa, ma in realtà solo il 2% fu respinto. Il museo presenta un tour nelle strutture del centro, nel quale si possono trovare foto e oggetti dell’epoca. Una maniera efficace per capire chi erano coloro che hanno costruito l’America.

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