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TURCHIALa Cappadocia dagli inferi al cielo

30.01.15 - 10:00
Dalle città sotterranee di Kaymakli e Derinkuyu al tour in mongolfiera sopra Göreme e la valle di Ihlara
La Cappadocia dagli inferi al cielo
Dalle città sotterranee di Kaymakli e Derinkuyu al tour in mongolfiera sopra Göreme e la valle di Ihlara

Un luogo irreale, fantastico, che vi lascerà a bocca aperta. Parliamo della Cappadocia, patrimonio dell’Unesco dal 1985, una terra in cui sembrano diventare realtà le fiabe o che si rivela più simile ai paesaggi lunari, che a quelli terrestri. Questa regione della Turchia, infatti, deve il suo aspetto fatto di forme coniche, torri, passaggi sotterranei e cucuzzoli chiamati i “Camini delle Fate”, all’interazione tra l’azione erosiva dei vulcani Hasan Dagi e Erciyes Dagi, avvenuta 8 milioni di anni fa, con l’abilità e l’ingegnosità dell’uomo, che ha abitato questa terra sin dal 1800 a.C.. Ittiti, Assiri, Lidi, Persiani e Romani sono passati di qui, anche se il segno maggiore lo hanno lasciato i cristiani, che scavarono le loro abitazioni nella roccia, modificando il paesaggio e rendendolo ancora più affascinante.

Le località da visitare sono numerose, la più famosa probabilmente è il sito archeologico di Göreme, vicino all’omonima città, che, per la sua straordinaria morfologia, fu scelto da George Lucas per girare alcune scene di “Guerre Stellari”. Situato in un paesaggio surreale, è, di fatto, un museo a cielo aperto, composto da un’unica roccia sopraelevata, dalla quale si innalzano spuntoni rocciosi e pinnacoli dalla forma conica, intagliati e parzialmente affrescati. Può lasciare a bocca aperta, poi, la visita alle millenarie città sotterranee di Kaymakli e Derinkuyu, costruite dagli Ittiti nel XIII secolo A.C.: sviluppate rispettivamente su sette e didici livelli, presentano cunicoli, gallerie e anche labirinti che servivano per sviare gli invasori che riuscissero ad entrare in città.

Ma in Cappadocia si può passare dalle profondità del sottosuolo all’azzurro del cielo: dalla valle di Göreme, infatti, è possibile partire in mongolfiera per un tour sui “Camini delle Fate” e sulla Valle di Ihlara, un canyon di 15 km che raggiunge anche i 110 metri di profondità e dove sono ancora visibili le tracce degli insediamenti delle popolazioni che nei secolo hanno abitato la regione.

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