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Undici rappresentanti delle principali religioni di Milano a confronto
MILANO - Il mese di settembre, il penultimo della grande rassegna di Expo, si apre con un importante evento interreligioso e multiculturale. Martedì 1 alle 12, infatti, i rappresentanti della maggiori religioni si incontrano sul palco dell’Expo Centre per confrontarsi sul tema della produzione e del consumo di cibo nel Pianeta. Al termine dell'incontro sono in programma la firma della Carta di Milano e la benedizione multipla del cibo, un modo per sottolineare – attraverso le differenze – l'unicità del tema che fa da sottofondo alla kermesse milanese. Undici gli invitati al tavolo interreligioso, in rappresentanza delle principali religioni di Milano: Svamini Hamsananda Ghiri (Vice Presidente dell’Unione Induista Italiana Sanatana Dharma), Elia Richetti (Rabbino nella Comunità Ebraica di Milano), Carlo Tetsugen Serra (Abate del Monastero Zen “Il cerchio”), Paljin Tulku Rinpoche (Lama del Centro Studi Tibetani “Mandala”), Dorothée Mack, (Pastora della Chiesa Evangelica Metodista), Luca Bressan (Vicario Episcopale della Diocesi di Milano - Chiesa Cattolica), Traian Valdman (Archimandrita della Chiesa Ortodossa Romena), Giuseppe Platone (Pastore della Chiesa Evangelica Valdese), Piergiorgio Acquaviva (Presidente del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano), Yahya Pallavicini (Vice Presidente della Coreis - Comunità Religiosa Islamica) e Mahmoud Asfa (Presidente della Casa della Cultura Musulmana di Milano). Presenti, inoltre, tutti i Paesi rappresentati ad Expo 2015, ciascuno con un piatto tipico che sarà opportunamente 'benedetto' a fine summit. Intorno alle 13.30, inoltre, tutti i visitatori potranno gustare ed assaporare tutte le pietanze. Gli incontri interreligiosi non sono una novità per Expo. Già lo scorso 21 maggio rappresentati dei vari culti hanno celebrato insieme il tredicesimo anniversario della Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo. La benedizione del cibo, inoltre, è già stata officiate al termine di un altro incontro tenuto al Biodiversity Park. Del resto, se è vero che la fede è il cibo dell'anima, i bisogni terreni sono comuni ad ogni credente.