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ITALIAExpo, il successo è a portata di tweet

28.08.15 - 08:00
Boom di hashtag su Twitter relativi alla manifestazione
Expo, il successo è a portata di tweet
Boom di hashtag su Twitter relativi alla manifestazione

Milano -  Se un evento si può o meno considerare di primissimo livello oramai si giudica anche da cose come gli hashtag. Già, perché nell’era della multimedialità il successo si misura dalle chiacchiere sui social-network, che nel giro di un clic fanno fare ad un marchio il giro del mondo, contagiando milioni di persone che si ritrovano la loro home-page piena di messaggi che parlano dello stesso argomento. Da quando Expo ha aperto i battenti, l’evento è stato molto chiacchierato sul web, facendo registrare un enorme traffico di contenuti su Twitter: dal Primo maggio, infatti, sono stati 1.170.415 i tweet inviati da 241.233 utenti. I dati sono stati raccolti dal Reputation Manager, istituto specializzato nell’analisi e misurazione della reputazione online dei brand e delle figure di rilievo pubblico, che sta monitorando sul web l’Esposizione universale. Il Commissario unico Giuseppe Sala si era dimostrato ottimista sul numero di visitatori nel mese di agosto e i numeri non l’hanno tradito: nella settimana dal 10 al 16 agosto sono stati rilevati 738.992 visitatori. Il trend positivo delle visite in Expo si è fatto sentire anche sul web: la settimana di Ferragosto, infatti, è stata particolarmente “calda” su Twitter: dal 11 al 18 Agosto si sono registrati 53.024 tweet e sono stati 14.727 gli utenti risultati attivi sul tema Expo 2015, con picchi il 12 agosto (7.833 tweet) e il 17 agosto (8.391). Il 12 agosto, i tweet si sono concentrati sulla notizia dell’incremento dei turisti a Milano come “Expo effect”. Il 17 agosto, giorno della visita di Angela Merkel (che ha visitato un gran numero di padiglioni accompagnata dal Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Matteo Renzi), su Twitter si è scatenata l’ironia con messaggi divertenti e a volte irriverenti sulla visita della Cancelliera tedesca. Su tutti c’è chi ha sottolineato come durante la visita della Merkel il padiglione della Polonia avrebbe fatto meglio a chiudere i battenti (ovvio riferimento a quanto accadde il primo settembre del 1939, quando l’invasione tedesca sul territorio polacco segnò di fatto l’inizio della prima guerra mondiale). 

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