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LUGANOD'Estate, questa è la Lugano che sogno

26.07.17 - 09:12
A 3 giorni dal Villaggetto di Piazza Manzoni, vi spiego come vorrei che diventasse (o tornasse a essere) la città nella bella stagione. E perché siamo sulla strada giusta.
D'Estate, questa è la Lugano che sogno
A 3 giorni dal Villaggetto di Piazza Manzoni, vi spiego come vorrei che diventasse (o tornasse a essere) la città nella bella stagione. E perché siamo sulla strada giusta.

LUGANO - A Lugano, tra i mesi di giugno e settembre, quando spesso il lungolago viene chiuso al traffico, diventa cruciale l’offerta di attività da proporre a cittadini e turisti.
In vacanza o durante il tempo libero, i passanti sono predisposti a godere del paesaggio nonché ad acquistare servizi e prodotti nell’ambito della ristorazione e dell’intrattenimento proposti dalla città e dagli esercenti locali.
Per chi abita in qualunque comune del nostro Cantone, una più ricca e curata proposta nel settore leisure si traduce in maggiore “felicità sociale”, soddisfazione nei confronti del luogo in cui risiedono, quindi una maggiore disponibilità a spendere in loco piuttosto che spostarsi, anche solo per un one-day trip, in altre località svizzere, italiane o internazionali. Per i turisti, ciò rappresenta una fonte di maggiore attrattività, anche per le fasce più giovani, con una conseguente più alta disponibilità per la spesa giornaliera e una più elevata soddisfazione e fidelizzazione nei confronti
della meta visitata.
Oltre che l’aumento, il miglioramento e la differenziazione dell’offerta disponibile, a Lugano mi sembra necessario anche concettualizzare un percorso che colleghi i vari punti d’interesse attualmente attivi sul lungolago al fine di dare un senso di direzione, di unitarietà e di progettualità. Idealmente, il Villaggetto di Piazza Manzoni, che si inaugura questo sabato alle 17, rappresenta l'ideale ultimo anello di congiunzione del percorso che già porta i turisti dal Parco Ciani (con Ciani Lugano e Seven), al Fermento, al Mojito, al Container, al LAC.
Sviluppare dei percorsi di questo genere, con elementi di snodo differenti nell'offerta specifica, ma legati tra loro, come sta già provando a fare la Città, può portare Lugano e il Ticino in una dimensione internazionale, preparando una svolta per i suoi cittadini, nonché il superamento del pessimismo che sta prendendo il sopravvento sulle attività commerciali, legate sempre di più – sulla scorta dei “periodi d’oro”, vissuti fino a qualche tempo fa – ad una dimensione di semi-amatorialità e di incapacità di innovare o di puntare su prodotti di grande qualità.
Oltre a spingere le eccellenze locali, bisogna far sì che i luoghi pedonali ritornino spazi di aggregazione, e teatro di manifestazioni che, da mattina a sera, coinvolgano la gente, nei due ruoli di protagonisti di attività ludiche e di spettatori di rappresentazioni artistiche o culturali. Che cosa, nello specifico?
Momenti di risveglio muscolare, di formazione sull’alimentazione, sul come migliorare la postura e restare in forma durante i nostri impegni quotidiani, per diffondere la consapevolezza dell’utilità di uno stile di vita sano ed equilibrato; letture e pìece teatrali realizzate all'aperto da talenti locali della letteratura e della recitazione (promuovendo case editrici, librerie e scuole attoriali ticinesi); ballerini e musicisti (di scuole di danza locali, del Conservatorio della Svizzera Italiana, di classica, cantautori, ensemble pop, rock ed etnici) in modalità unplugged, ovvero acustica, per non disturbare chi abita nei dintorni, ma allietare comunque la gente; associazioni e società che si occupano di animazione per bambini e anziani, che propongano giochi da tavolo, giochi di ruolo, cacce al tesoro, punti di raccolta per visite a musei e monumenti, nonché momenti di educazione al gusto; e poi, di sera, scenografie ed effetti luminosi, per dare stupore e accompagnare la socializzazione, che ridiventi protagonista assoluta dei luoghi pedonali e turistici della nostra città.

La Lugano che sogno, nella bella stagione, può dimostrare, in modo proattivo e con iniziative dal basso, partite da ristoratori e operatori del turismo che collaborano, che i cittadini, davanti ad una proposta di alto livello, possono essere presenti e non migrare, come consumatori o turisti, verso piazze più a buon mercato o meglio fornite per qualità e attualità dell’offerta. E i turisti, attirati da azioni di marketing ad hoc, di fronte a dei concept fondati sull’eccellenza da attori locali, possono integrarsi più facilmente e spontaneamente, vivendo in modo autentico una simbiosi con la città.

Questa rubrica è sponsorizzata dal Ciani Ristorante Lugano

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