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L'evoluzione elettrica di Yellow Teeth

SVIZZERAL'evoluzione elettrica di Yellow Teeth

29.08.16 - 06:00
Tiziano Zandonella narra la genesi di “Rags And Pearls” (Irascible Music, 26 agosto 2016), il secondo album del progetto di cui è artefice
FOTO VALÉRY MONNET
Al centro Tiziano Zandonella, classe 1987.
Al centro Tiziano Zandonella, classe 1987.
L'evoluzione elettrica di Yellow Teeth
Tiziano Zandonella narra la genesi di “Rags And Pearls” (Irascible Music, 26 agosto 2016), il secondo album del progetto di cui è artefice

SION (VS) - «Questo disco è il frutto di un lavoro collettivo - mi spiega Zandonella - A differenza di “Night Birds” (Irascible Music, 29 agosto 2014), il primo album, Yellow Teeth, in questo caso, non è prettamente il mio pseudonimo. Dietro a “Rags And Pearls” si cela un lavoro comune, messo a punto con i componenti della mia band: Sacha Love (chitarre), Jeff Albeida (chitarre, organo), Ivan Broccard (basso), Justine Salvadori (voce) e Charlotte Vuissoz (batteria)».

Dieci tracce ammalianti in cui il combo, alla base, recupera la matrice acustica, alt-folk oriented, sperimentata da Zandonella in “Night Birds”, elaborando e alimentando le strutture all’interno di uno scenario più elettrico, «sviluppato prevalentemente sul palco, tra le mura dei club...».

Tiziano, perché il titolo “Rags and Pearls” (“Stracci e perle”)?

«Il disco racconta le relazioni umane, in termini generali, e i loro limiti… Ogni relazione è nutrita da un determinato livello di intimità, alto o basso che sia, non importa… Da qui la scelta del titolo, in cui figurano oggetti che ognuno di noi, nel bene e nel male, custodisce gelosamente...».

Forse mi sbaglio, ma leggendo in sequenza i titoli delle canzoni, potrebbe sembrare un concept…

«In effetti, la sequenza può dare questa impressione, ma ogni singolo brano è una singola storia che nasce, si sviluppa e si esaurisce nella durata di ogni traccia...».

Raccontami le sessioni di registrazione…

«Si sono svolte lo scorso mese di gennaio all’interno de La Fonderie di Friburgo, registrando, come per “Night Birds”, in presa diretta...».

Quali le maggiori influenze musicali confluite nell’album?

«Durante l’intero processo di lavorazione devo dire di avere ascoltato tanto Bruce Springsteen, Gene Clark, così come “Lost In The Dreams” (Secretely Canadian, 2014), il terzo disco dei War On Drugs...».

Info: yellowteethmusic.com

 

 

 

 

 

 

 

 

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