Cerca e trova immobili
Magnetic North: ritorno a Skelmersdale

REGNO UNITOMagnetic North: ritorno a Skelmersdale

02.05.16 - 06:00
Simon Tong narra la genesi di “Prospect Of Skelmersdale” (Full Time Hobby, 18 marzo 2016), il secondo album del progetto Magnetic North
Da sinistra Simon Tong, Hannah Peel, Erland Cooper (Foto McCoy Wynne).
Magnetic North: ritorno a Skelmersdale
Simon Tong narra la genesi di “Prospect Of Skelmersdale” (Full Time Hobby, 18 marzo 2016), il secondo album del progetto Magnetic North

LONDRA - Prosegue la ricerca, l’analisi, messa a punto dal combo britannico, condiviso dall’ex Verve Simon Tong (chitarra, basso, tastiere, batteria), Erland Cooper (voce, chitarra, tastiere, batteria) e Hannah Peel (voce, archi, ottoni, tastiere).

Dopo “Orkney: Symphony Of Magnetic North” (Full Time Hobby, 2012), il primo album, «all’interno del quale, nei versi, nelle strofe, abbiamo “scandagliato” le Isole Orcadi - località in cui è cresciuto Erland -, per questo secondo disco la scelta è caduta su Skelmersdale, una cittadina a quindici miglia da Liverpool, dove ho passato parte della mia infanzia e l’intera adolescenza», mi spiega Tong.

Una trama di ricordi, riflessioni, stati d’animo, all’interno di “Prospect Of Sklemersdale”, suddivisa in dodici tracce di ottima fattura che recuperano la matrice sonora - electro-folk/new wave/chamber pop oriented - sperimentata in “Orkney”.

Simon, che tipo di località è Skelmersdale?

«È una cittadina venuta alla luce nel 1961, sulla base di un piano di ridistribuzione della popolazione. Ma l’intero progetto nel corso del tempo si rivelò un vero e proprio fallimento: l’incremento costante della disoccupazione spinse, inevitabilmente, la gente ad abbandonarla. Gli affitti, di conseguenza, precipitarono, e Skelmersdale, all’inizio degli anni Ottanta, divenne la sede del movimento di Meditazione Trascendentale del Regno Unito. In quel periodo si ripopolò in un batter d’occhio con tutte quelle famiglie, compresa la mia, in cerca di pace e tranquillità. Quanto a me, io ero un adolescente annoiato… Come tutti i miei coetanei, del resto… Attorno a noi c’era il nulla: la musica fu la mia prima e unica via di fuga...».

Cosa ascoltavi all’epoca?

«Gli Smiths, i Velvet Underground…».

Raccontami i testi…

«Sono ricordi “confezionati” tra fiction e realtà…».

Dove, in particolare, entra la fiction?

«Non c’è un passaggio, un istante, specifico… Complessivamente, il margine è pressoché impercettibile».

Quali le maggiori influenze musicali confluite nell'album?

«Credo di poterle collocare, prevalentemente, nell’ascolto di un numero indefinito di colonne sonore, legate in particolare alle produzioni televisive britanniche a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta…».

Qual è l’ultimo disco che hai comprato?

«“West Kirby Country Primary” (Domino, 6 novembre 2015) dell’ex Coral Bill Ryder-Jones».

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE