CANTONEManchine Diaries: nei negozi il primo ep

LUGANO - Chi ha avuto modo di assistere alle performance del progetto Manchine Diaries lo scorso mese di agosto – una nell’ambito del festival Les Digitales a Paradiso e l’altra tra le mura del Living Room Club di Lugano – era sicuramente in attesa del primo ep, omonimo, del duo, pubblicato pochi giorni fa. Sei tracce di ottima fattura, in cui Omar E. Bernasconi (synth) e Gioacchino Balistreri (pianoforte) hanno amalgamato due mondi "apparentemente così lontani", ovvero uno più artificiale, costruito da sonorità electro, e l’altro più tradizionale, edificato al di sopra di una struttura di impostazione classica. "Nessuno di noi è un purista, amiamo la musica a 360 gradi. È stata questa apertura mentale che ci ha portato alla consapevolezza di poter creare qualcosa insieme, che fosse la sintesi dei nostri bagagli artistici", ci avevano spiegato l’estate scorsa. "Manchine è la fusione di due parole: man (uomo) e machine (macchina). Ci sembrava il caso di trovare un nome che rappresentasse pienamente la natura del nostro progetto, dove le macchine, quindi l’elettronica, si fondono con un pianismo che si può definire del tutto “umano”.