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Imitare il modo in cui i felini si puliscono potrebbe servire alla manutenzione di navicelle e robot
ATLANTA - Nella corsa allo spazio, i cani hanno rappresentato un alleato importante per l’uomo (ricordate la cannetta Laika?) rispetto ai gatti. Almeno fino ad ora. Uno studio del Georgia Institute of Technology, infatti, sta approfondendo le ricerche circa le capacità di questi felini di tenere pulito il proprio pelo - mansione che può occupare anche il 50% della vita di un gatto! - al fine di elaborare una tecnologia simile applicabile ai macchinari impiegati nello spazio.
Dal gatto, insomma, l’uomo potrebbe imparare come tenere pulite le navicelle spaziali e i robot utilizzati per le missioni sulla Luna o su Marte, evitando così residui inquinanti e polveri possano comprometterne il funzionamento, specie nelle missioni di lunga durata.
I ricercatori, in realtà, si sono concentrati su 27 specie animali differenti, scoprendo diversi modi per pulirsi. Il gatto, però, al momento sembra quello che più degli altri potrebbe dare un contributo alla ricerca spaziale.