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GAMESUncharted: quando il lifting funziona e convince

21.10.15 - 18:32
L’affascinante mascalzone Nathan Drake ritorna in un brillante cofanetto rimasterizzato per l’hardware attuale
Uncharted: quando il lifting funziona e convince
L’affascinante mascalzone Nathan Drake ritorna in un brillante cofanetto rimasterizzato per l’hardware attuale

Per la prima Playstation c’era il turbinante Crash (Bandicoot) per la Ps2 il fantasma spartano Kratos di “God of War”, per la Ps3 invece nessuno è stato
più emblematico di Nathan Drake. La serie “Uncharted”, impossibile negarlo, è stata l’esclusiva numero uno per Sony nella penultima generazione di console: Nathan Drake, furfante dalla faccia da schiaffi, riprendeva le caratteristiche di Indiana Jones (con buona pace di Lara Croft), e con la sua buffa spavalderia si contrapponeva benissimo alla neutra rocciosità del Master Chief di “Halo” su Xbox360.

Una pietra miliare del videogioco - Fra gli altri pregi dell’eroico ladro anche quello di confermare nell’olimpo dei games Naughty Dog facendone una delle aziende più riverite del settore. Se il primo “Uncharted: Drake’s Fortune” era un action in terza persona solo onesto le cose iniziano a farsi veramente serie (e sconvolgenti)
a partire dal secondo e terzo episodio. “Uncharted 2: Among Thieves” è uno dei primi game a elevarsi, per qualità di scrittura, sceneggiatura ed effetti speciali all’altezza delle pellicole d’azione hollywoodiane diventando un punto di riferimento imprescindibile.
“Uncharted 3: Drake’s Deception” non farà che confermare quanto di buono aveva fatto l’episodio precedente.

Una collection per chi l’ha amato (o se lo è perso) - La“Uncharted: The Nathan Drake Collection”, disponibile per Playstation 4, riprende la trilogia la reimpacchetta e infiocchetta per un hardware esponenzialmente più potente. A giovarne sono soprattutto le puntate 2 e 3 della saga che brillano come non mai. Per
quanto riguarda il primo episodio (targato 2007 e che il tempo non lo regge poi così bene) invece la cosmesi funziona fino a un certo punto. Si tratta comunque di un’operazione filologica importante e felice pensata soprattutto per chi ha amato la saga e vuole riprovarla nella miglior veste possibile oppure chi per cause di forza maggiore – leggasi “chi aveva un Xbox360” - non ha potuto giocarseli. Unico neo (grande o piccolo che sia) l’assenza del multiplayer.

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