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FASHIONAnni 20, make-up e look

01.04.15 - 07:27
Cléo de Mérode, Eve Lavalliere, la Bella Otero, Emilienne D'Alençon... vi dicono nulla questi nomi?
Anni 20, make-up e look
Cléo de Mérode, Eve Lavalliere, la Bella Otero, Emilienne D'Alençon... vi dicono nulla questi nomi?

LUGANO - Cléo de Mérode, Eve Lavalliere, la Bella Otero, Emilienne D'Alençon... vi dicono nulla questi nomi? Brune torride dalla pelle d'alabastro, cortigiane dai lineamenti delicati... tutte adoperano un fine tratto di matita azzurra per sottolineare la rima ciliare inferiore. Il 'rouge' invece, in versione liquida, compatta o secca, serve per donare un tocco di colore a guance ed orecchie. Nessuna rinuncia alla polvere di riso, fascinazione delle delizie orientali. 

E se il corpo si caratterizza per la linea ad S, i capelli vengono arredati dai posticci.
Siamo allo sbocco del nuovo secolo. Sul nascere della rivoluzione industriale e di quei mutamenti destinati a sovvertire le regole fino ad allora inderogabili del mondo femminile.
Un lampo. Arrivano il jazz, il charleston, il cinema muto... e con esso le Vamp. Le succhia sangue mangiatrici di uomini, e di donne, che tutto puntano sullo sguardo accattivante, sulla bocca contutbante che dallo Schermo parla senza proferire parola. Occhi bistrati di nero grazie ad un tappo di sughero bruciato. Incarnato diafano. Labbra a bocciolo di rosa, e il gioco è fatto.
Benvenute, care amiche, negli anni '20.

E come non rimanere sedotte dalla sfumatura sull'occhio, tutta tonda, torbida e misteriosa come la notte?
Per anni lo smokey l'ha fatta da padrone in tema di make up serale.
Oggi la tendenza è ridimensionata e si preferisce puntare invece sulla bocca. Ma, si sa, certe abitudini sono dure a tramontare, anche perchè, ammettiamolo, che c'è di più ficcante se non due occhi scontornati di nero che ti attraversano l'anima? 
Noi donne siamo così, scegliamo ciò che amiamo, più attente al piacere individuale che a quello maschile.
Ebbene, difficilmente ho incontrato una femmina che non rimanesse irretita da uno sguardo fumè. 
Che sia colpa di Kate Moss? Gatta selvatica, ciancicata quanto basta per ottenere quell'effetto appena ricercato che suscita invidia in chi non può permetterselo. 

Beh, care amiche, smettete di guardare e agite! Davanti allo specchio munitevi di un fondotinta chiarissimo, dalla texture impercettibile. Se vi state preparando per una serata importante sceglietelo anche un tono più chiaro della vostra pelle. Con le luci soffuse non si noterà. Non lesinate sulla cipria, in polvere, mi raccomando. Sarà la garanzia di un trucco long lasting. Per le sopracciglia sono attuabili due scelte. Se intendete ripercorrere il viaggio nel tempo in maniera didascalica ridisegnatele sottili, stonate, all'ingiù. Se invece volete rimanere immerse nel vostro tempo allora lasciatele naturali, riempiendole magari là dove i peli sono carenti.

Per gli occhi vi servirà un matitone kajal, ma anche un ombretto bagnato potrebbe fare al caso vostro.
Volete una risoluzione più leggera? Scegliete una nuance blu petrolio. Puntate sui toni metallici e lavorate la sfumatura ad oliva, allungandola leggermente verso le tempie... che di rivisitazione si tratta. Mettete in risalto le rime, superiore e inferiore con l'eye liner e rivestite l'interno dell'occhio con una matita blu o verde bosco, qualora il nero vi sembrasse banale. Completate l'operazione con un mascara waterproof ad azione infoltente. Ciglia finte? Volendo, ma senza esagerare. Meglio a mazzetti, da inserire nella parte terminale oppure, se ve la sentirte di stupire, lungo la rima inferiore, come foste una bambola.

Linee tonde anche per le guance. Il fard, di default, andrebbe messo a pomello. Ma ricordiamoci che attualmente la moda lo propone grafico, a scolpire lo zigomo. Sceglietelo, in ogni caso, quasi perlato.
Sulla bocca, infine, mantenete il perimetro naturale ma divertitevi a giocare con il colore. Potrebbe essere rossa, infuocata come la passione che vi muove o addirittura scontornata di nero e rivestita, nella parte centrale, dei mille barlumi delle emozioni che vi attraversano.


Redazione: www.fashionchannel.ch – Articolo di: Viviana Ramassotto


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