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LA RAZZAIl carlino

13.10.17 - 15:42
Cane aristocratico, è affettuoso e sensibile, ma anche bisognoso di cure
Il carlino
Cane aristocratico, è affettuoso e sensibile, ma anche bisognoso di cure

Le sue origini sono piuttosto oscure - si sa solo che lo importarono gli inglesi dalla Cina -, mentre il suo fascino è evidente. Parliamo del carlino, una razza che sin dalla fine del ’700 s’è connotata per il suo tono aristocratico: carlino era il cane preferito di Maria Antonietta, la sovrana di Francia che perse la testa durante la Rivoluzione, carlino era l’amico a quattro zampe di Giuseppina Bonaparte.

I nobili nel ‘900 sono spariti (almeno nella maggior parte del mondo), così i carlini sono diventati i cani dei vip: facciamo due nomi tra gli amanti di questi piccoli molossi dal muso schiacciato, Andy Warhol e lo stilista Valentino. In realtà, il carlino non va in cerca di una vita agiata o mondana, per vivere felice gli basta l’amore del suo padrone: è infatti un cane molto affettuoso, giocherellone e sensibile. Il suo amore per il padrone lo rende diffidente e addirittura ostile verso gli estranei, rendendolo anche un ottimo cane da guardia. Il pelo, corto e liscio, può avere un gran numero di colorazioni: nero, fulvo e albiocca, ma esistono anche carlini striati, castani, tigrati e addirittura albini.

Si tratta di un cane molto delicato. La conformazione brachicefalia lo rende soggetto a problemi di respirazione, ma il vero punto debole sono gli occhi, che necessitano di costante pulizia e idratazione: se non curati, possono andare incontro a cheratocongiuntivite secca o a fenomeni più gravi come l’atrofia progressiva della retina. Inoltre, soffre molto il caldo ed è spesso vittima di dermatiti, per cui è importante pulire con cura le rughe di muso e occhi.  

 

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