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Snella e godibile: il colore nero avvolge tutta la nuova versione del gioiello della Triumph
HINCKLEY - La Triumph propone per il 2014 una rivisitazione dell'intramontabile Speedmaster. Rispetto al vecchio modello, il colore nero ricopre anche faro, manubrio, ruote, corona della trasmissione finale, pedali di freno e cambio e relative piastre di supporto, molle degli ammortizzatori, supporti del parafango posteriore, coperchio dell’airbox e piastra di fissaggio della batteria. E sono anodizzati in nero anche i tappi del manubrio, con dettagli in rilievo lavorato.
La potenza erogata è di 61 cv a 6.800 giri con una coppia massima di 72 NM a soli 3.300 giri, un motore più che adeguato in ogni condizione, senza tuttavia essere mai assetato. La Speedmaster è decisamente una moto snella e godibile, ha un look più “dark” evidenziato dal colore nero di faro, manubrio, ruote, corona della trasmissione, comandi, ammortizzatori, filtro aria e altri dettagli. Ha parafanghi meno avvolgenti e ruota anteriore più snella, drag-bar e riser alti, sella sagomata, contagiri e interasse più corto che le conferisce una migliore agilità.
In contemporanea ecco anche la rivisitazione 2014 della Triumph America, che invece ha un’impostazione più cruiser dettata da particolari che la rendono comoda e fruibile nei lunghi spostamenti: ampie pedane anteriori, manubrio largo e comodo, sella generosa e assetto morbido. Buono il lavoro di freni e ammortizzatori su entrambe le Triumph, mentre il notevole peso è ben bilanciato da un assetto basso. Entrambe le moto posteriormente hanno cerchi da 4” con pneumatici da 170/80x15”. E condividono anche i freni: disco anteriore da 300 mm e posteriore da 285, con pinze a doppio pistoncino. Purtroppo senza ABS, non ancora previsto sulle cruiser “piccole” né sulle Classics.
