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HONDAHonda Integra: moto con abito da scooter

05.06.12 - 20:21
Nuovo concetto di mobilità, in comfort di uno scooter con le prestazioni di una moto
Honda
Honda Integra: moto con abito da scooter
Nuovo concetto di mobilità, in comfort di uno scooter con le prestazioni di una moto

BELLINZONA - Il nome Integra deriva dall’integrazione della comodità di utilizzo di uno scooter con le prestazioni dinamiche di una moto. Grazie alla sua funzionalità e allo stile unico Integra rappresenta realmente un nuovo concetto di mobilità su due ruote. Nella prima fase di progettazione dell’Integra un’accurata ricerca di casa Honda ha fornito dati essenziali sull’utilizzo tipico del motore da parte degli utenti che usano il proprio mezzo di media cilindrata sui tragitti quotidiani. La ricerca ha svelato che il 90% delle percorrenze avviene a velocità non superiore a 140 Km/h e a regimi di rotazione che non superano i 6.000 giri. Il concetto alla base del nuovo Integra richiedeva quindi  un nuovo motore che si adattasse in particolare per questo utilizzo, con una buona coppia unita a facilità di impiego e ridotta manutenzione. Un’altra priorità era rappresentata dalla ricerca di un’eccellente efficienza  nei consumi. Il team dei progettisti si è così posto un obbiettivo molto ambizioso: incrementare del 50% l’efficienza dei consumi rispetto ai normali motori di media cilindrata.

CICLISTICA DA MOTO - Integra è dotato di sospensioni da moto, nonché di un rigido telaio a diamante in tubi di acciaio di grosso diametro. Anteriormente  monta una forcella telescopica da 41 mm con un’escursione di 120 mm mentre al posteriore un mono con leveraggio Honda Pro-Link.  Le ruote da 17 pollici sono misure da moto vera: pneumatici 120/70 all’anteriore e 160/60 al posteriore. L’impianto frenante monta sull’anteriore un disco  da 320 mm e al posteriore uno da 240 mm, il tutto assistito dal validissimo sistema C-ABS.

MOTORE: CONSUMI CONTENUTI - Il cuore dell’Integra è un nuovo bicilindrico in linea che sfoggia numerose soluzioni (è realizzato con otto brevetti esclusivi) che rappresentano il punto di partenza attorno a cui ruota la gamma di modelli recentemente presentati che montano questa unità.
Alesaggio e corsa misurano rispettivamente 73 e 80 mm, per una cilindrata di 670 cc. Consuma poco grazie anche a una fasatura delle valvole specifica per ogni cilindro, studiata per far funzionare il motore con un rapporto aria/benzina di 14:1, questo si traduce in consumi ridotti con una percorrenza media dichiarata di 27,9 Km/litro e con emissioni contenute, inferiori del 50% ai limiti della norma Euro3. La poca “sete” di carburante non impedisce comunque a questo bicilindrico di far registrare al banco una potenza massima di 51,8 Cv a 6.250 giri e una coppia massima di 62 Nm a 4.750 giri.
Giusto per capire questi dati e fare un confronto in casa significa che sotto i 6.000 giri l’Integra ha più motore della CBF 600.

SECONDA GENERAZIONE DEL CAMBIO ROBOTIZZATO DCT - Tecnologicamente parlando il vero fiore all’occhiello dell’Honda Integra è il reparto trasmissione, con la seconda generazione del cambio robotizzato a doppia frizione DCT portato al debutto dalla VFR 1200. Rispetto a quello della sorella maggiore  ci sono aggiornamenti importanti tanto a livello strutturale quanto in tema di software. Le modalità di funzionamento sono tre, oltre al folle. Dal blocchetto di destra utilizzando il pulsante grigio si inserisce la funzione Drive, con una seconda pressione del pollice si passa alla Sport, mentre con l’indice destro si può passare al programma manuale. Per chi ama il manuale ci sono due pulsantini + e – sul lato sinistro che permettono la selezione manuale delle marcie , utilizzabile anche in modalità automatica, quando si desidera un rapporto diverso da quello scelto dalla centralina. Quest’ultima ha sempre “l’ultima parola”  e impedisce di andare in fuori giri o di far scendere troppo il regime del motore, selezionando i rapporti di conseguenza.

PROVA SU STRADA - Sull’Integra si sale in sella come sulle moto, con la gamba che passa sopra la sella. Il primo approccio non è scontato neanche otticamente perché ci si chiede istantaneamente, ma l’Integra è più uno scooter o una moto? Bastano pochi chilometri per sciogliere ogni dubbio.
La posizione di guida è molto confortevole con le gambe ben distese, si assume quindi la classica posizione di guida dello scooter. Una volta in movimento si passa (con il pollice destro su un pulsante) dal folle alla funzione Drive, con questa modalità la centralina cambia le marcie una dopo l’altra con docilità riducendo i consumi al minimo, riteniamo che questo setting sia adatto soprattutto nell’utilizzo urbano. Con la Sport la musica cambia perché il propulsore è reattivo in qualsiasi frangente, con questa modalità guidare nei percorsi extraurbani diventa ancora più divertente perché la cambiata avviene a un regime di rotazione più alto (deciso dalla centralina sulla base di diverse variabili: velocità e apertura dell’acceleratore in primis) agevolando le manovre di sorpasso. Dopo aver percorso un po’ di chilometri in modalità manuale, facile e intuitiva anche questa funzione, per comodità ed efficacia si finisce comunque per utilizzare quasi sempre il setting automatico Sport.
Come già accennato bastano pochi chilometri per capire che l’Integra apparentemente può sembrare uno scooter ma nel comportamento dinamico vi garantiamo che è una moto vera. L’Integra mostra buone doti di maneggevolezza nel traffico cittadino ma è soprattutto nelle strade extraurbane che si capisce che si è in sella a una moto per stabilità e precisione di guida alle alte velocità, con un avantreno sempre comunicativo e rassicurante. Le sospensioni sostengono molto bene anche quando si viaggia in coppia, il passeggero gode di un ottimo comfort grazie all’ampia sella e a pedane ben posizionate, i viaggi in coppia sono quindi un piacere.
Nei tratti autostradali si apprezza la buona protezione dall’aria, la velocità massima è superiore ai 165 Km/h e viene raggiunta in sesta dopo un breve lancio.
Ottimo anche l’impianto frenante combinato (C-ABS), la frenata è potente e rassicurante in tutte le condizioni, l’Integra anche in queste situazioni risulta sempre molto stabile, l’intervento dell’ABS è delicato perchè si fatica a sentirne l’intervento.
Tanti pregi e nessun difetto? Se paragonato a uno scooter il poco spazio sotto la sella, ma con il kit di borse rigide il problema e risolto.
Resta il fatto che l’Integra 700 propone un concetto realmente innovativo (e in casa Honda in questo sono dei maestri) coniugando al meglio il comfort dello scooter per l’utilizzo cittadino con la stabilità e il piacere di guida di una moto Tourer di media cilindrata con la quale affrontare viaggi, anche in coppia, con un occhio sempre vigile nei consumi.

NON TEME RIVALI TRA I MAXI-SCOOTER - Ci teniamo a chiarire questo concetto visto che l’Integra come ribadito esteticamente può sembrare uno scooter. Tra i vari Maxi-Scooter attualmente in circolazione non ha rivali a livello di prestazioni motoristiche ne tanto meno di comportamento dinamico. Che lo accomuna ai vari scooter è unicamente il comfort, cioè la posizione di guida, protezione all’aria e la versatilità nell’utilizzo.

ACCESSORI - Accessori principali: kit valigie laterali da 29 litri, borse interne porta oggetti, bauletto posteriore da 35 o 40 litri, borsa interna per bauletto, kit allarme e manopole riscaldate.

 

I DATI TECNICI

MOTORE
TipoBicilindrico parallelo, 4 tempi, raffreddamento liquido
Cilindrata670 cc
Alesaggio e corsa73x80 mm
Potenza51,8 cv @ 6'250 giri/min.
Coppia62 Nm @ 4'750 giri/min.
  
CICLISTICA
Altezza sella790 mm
Massa238 kg
  
SOSPENSIONI
AnterioreForcella telescopica da 41mm, escursione 120 mm
PosterioreForcellone Pro-Link con mono, escursione 120 mm
  
FRENI
AnterioreDisco Wave da 320 mm con C-ABS
PosterioreDisco da 240 mm
  
PNEUMATICI
Anteriore120/70 ZR 17
Posteriore160/60 ZR 17
Serbatoio14,1 litri

 

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