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TEST RIDEYamaha MT-09 Tracer - Triplice piacere di guida

13.01.15 - 11:45
Una crossover versatile e confortevole con Dna da sportiva. Il propulsore a tre cilindri garantisce un piacere di guida unico.
Yamaha MT-09 Tracer - Triplice piacere di guida
Una crossover versatile e confortevole con Dna da sportiva. Il propulsore a tre cilindri garantisce un piacere di guida unico.

La nuova Yamaha MT-09 Tracer è una Crossover che va ad ampliare la gamma della serie MT, deriva dalla naked MT-09, ma offre qualcosa in più a livello di comfort e vocazione per i lunghi viaggi. Con le sorelle ‘nude’ condivide telaio, sospensioni, ruote e freni, oltre ovviamente all’interessante propulsore a tre cilindri, tutte nuove invece la sovrastrutture.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI - Il propulsore è un 3 cilindri in linea di 847 cc che sviluppa una potenza di 115 cavalli a 10’000 giri, con dei valori di coppia massima di 87,5 Nm a 8’500 giri. La nuova Tracer condivide con la sorella naked MT-09 anche il peso contenuto di 190 chilogrammi a secco e il compatto telaio pressofuso in alluminio. Le sospensioni sono entrambe regolabili nel precarico ed estensione e assicurano un’escursione di 137 mm sull’anteriore e 130 mm al posteriore. La vocazione per i lunghi viaggi, oltre ai vari accessori che aumentano il comfort, è confermata dal serbatoio da 18 litri, 4 litri in più rispetto ai precedenti modelli della famiglia MT-09, questo permette, grazie a un propulsore parsimonioso nei consumi, un’autonomia di oltre 300 chilometri.

CONTROLLO DI TRAZIONE E CENTRALINE MOTORE D-MODE - La nuova Tracer adotta di serie il controllo di trazione, un sistema di gestione elettronico disinseribile è abbinato alla centralina D-MODE che offre tre mappature di erogazione del motore. I setting di cui dispone sono stati sviluppati appositamente per questo specifico modello, per una guida sportiva, turistica e una più soft adatta a condizioni stradali difficili. La nuova MT in più mette a disposizione lo YCC-T (Yamaha CHIP Controlled Throttle), sistema di controllo elettronico dell’acceleratore che assicura una risposta fedele e istantanea agli input del conducente.

POSIZIONE DI GUIDA REGOLABILE - La personalizzazione è uno dei temi chiave del progetto MT-09. Il pilota può scegliere tra diverse posizioni di guida, grazie alla sella separata tra passeggero e conducente si può regolare su due diverse altezze da terra (845, 860 mm), ed al manubrio in alluminio a sezione conica che può essere spostato in avanti o indietro invertendo la posizione dei supporti. A sottolineare la natura eclettica della Tracer anche il cupolino dotato di uno schermo regolabile in altezza (senza l’ausilio di attrezzi) su tre posizioni, distanti fra loro 15 mm, che assieme ai nuovi paramani garantiscono al conducente protezione e comfort in tutte le condizioni.

IN SELLA - Prima di salire in sella la osserviamo attentamente, il design “spigoloso” è accattivante, sì la nuova MT-09 Tracer esteticamente è una bella moto. Montiamo in sella con il pensiero rivolto al contenuto prezzo d’acquisto (paragonato ai vari modelli della concorrenza in questo specifico segmento) per verificarne anche la sostanza. Trovare la posizione di guida più appropriata e confortevole non è un problema, come già accennato si può regolare tutto, un aspetto importante quando si cerca in sella la posizione ottimale, cosa che sulla Tracer non si fatica a trovare. La forma del serbatoio e la configurazione della sella snella nella parte anteriore inoltre permettono di sentirsi ben inseriti nel mezzo. La strumentazione tutta digitale è molto completa, piacevole e ben leggibile, non manca la comoda presa a 12 volt dislocata sulla sinistra. Finita la contemplazione si parte, è una moto che sin dai primi metri mette il conducente a proprio agio perché trasmette istantaneamente confidenza. Il tre cilindri nel traffico urbano è apprezzabile per fluidità e coppia ai bassi regimi. Lasciandoci alle spalle la zona cittadina di Antequera ci inoltriamo in un bel tratto di strada ricco di curve, dove la Tracer dimostra di essere decisamente a suo agio, grazie a una maneggevolezza da riferimento. Ottima la risposta del comando del gas Ride-By-Wire (acceleratore elettronico) che praticamente annulla il fastidioso effetto On/Off nelle aperture e chiusure dell’acceleratore, contribuendo alla fluidità di marcia. Abbiamo inserito la mappatura standard, che lavora in perfetta armonia con il controllo di trazione (fornito di serie e disinseribile) perché risulta efficace e delicato quando interviene, e lo diciamo con cognizione di causa perché le strade andaluse sulle quali si è svolto il test a tratti si sono dimostrate molto scivolose. Buono anche l’impianto frenante, dotato di ABS di serie, è potente e il suo intervento risulta sempre progressivo, con una leva ben modulabile. Guidarla è un vero divertimento, intuitiva e facile, risponde agli input del conducente rapidamente, inoltre la posizione di guida confortevole invoglia a percorrere tanti chilometri senza affaticarsi. Le sospensioni ottimamente tarate assorbono bene i fondi stradali molto sconnessi, ma garantiscono allo stesso tempo il giusto sostegno in quanto a precisione e stabilità di guida nei tratti veloci. Chilometro dopo chilometro le condizioni del fondo stradale migliorano, così decidiamo  di cambiare la mappatura e mettiamo la A, più performante, a cui corrisponde una risposta del propulsore più diretta, anche se a nostro avviso la standard si è rivelata il compromesso ideale per fluidità, a maggior ragione in condizioni di fondo stradale insidioso, la più soft B, che addolcisce la risposta del tre cilindri, l’abbiamo testata per un breve tratto, sicuramente utile per condizioni particolarmente difficili o per chi ha poca esperienza con le due ruote. Il tre cilindri è decisamente uno dei punti di forza della Tracer, forte e vigoroso, è un motore con un’ottima coppia ai bassi e medi regimi, dai 4’000 agli 8.000 giri garantisce accelerazioni da vera sportiva con una linearità esemplare e un entusiasmante sound rauco. Possiamo affermare che a oggi è sicuramente uno tra i migliori motori per l’utilizzo stradale in quanto a godibilità e range di giri utili. L’ultimo tratto autostradale ci fa apprezzare la quasi totale assenza di vibrazioni alle velocità più sostenute e la buona protezione all’aria che garantiscono paramani e cupolino regolato nella posizione più alta. Finisce la nostra prova e ritorniamo al pensiero iniziale sul prezzo di acquisto, tanta sostanza con un rapporto qualità-prezzo da riferimento dunque. Difetti? Onestamente è difficile trovarne. Complimenti quindi alla casa di Iwata, la MT-09 Tracer è un’ottima compagna di viaggio per tutti i giorni e tutte le esigenze, perché trasmette emozioni da sportiva e garantisce la versatilità di una touring.

ACCESSORI DISPONIBILI - Non siete completamente soddisfatti della vostra Tracer di serie? Nessun problema, l’importante è che abbiate chiaro se la desiderate più votata al turismo o più sportiva. Con la nutrita gamma di accessori potrete personalizzarla a vostro piacere, ecco i principali: scarico Akrapovic, pedane pilota e passeggero in lega leggera, cupolino maggiorato, manopole riscaldabili, fari supplementari a led, portapacchi posteriore per installare il bauletto, borse laterali da 25 litri. Disponibile inoltre un kit con sella/leve sospensione, per l’abbassamento della sella di ulteriori 30 mm. Pone la sella della Tracer a 815 mm, la stessa altezza della Naked MT-09.

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