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PRIME IMPRESSIONI - ESCLUSIVAQuando la Classe C diventa una piccola Classe S

28.03.14 - 10:25
Mercedes-Benz ritorna sui suoi passi ponendo il lusso, la tecnologia e il comfort nuovamente tra le sue priorità. Una scelta azzeccata, anche se…
Mercedes-Benz
Quando la Classe C diventa una piccola Classe S
Mercedes-Benz ritorna sui suoi passi ponendo il lusso, la tecnologia e il comfort nuovamente tra le sue priorità. Una scelta azzeccata, anche se…

PUNTI DI VISTA - Il buon successo di un’automobile dipende anche da quale aspetto un costruttore cerchi di mettere in risalto. Per alcuni modelli è il prezzo, per taluni la sportività, per altri i bassi consumi e per altri ancora l’infinita possibilità di personalizzazione. È fondamentale scegliere bene quale aspetto della vetture anteporre a tutti gli altri in quanto sarà quello che il potenziale acquirente, attratto proprio da quella specifica caratteristica, vorrà subito trovare nell’automobile di suo interesse. Se guardo la nuova Mercedes Classe C, a me viene subito in mente una sola parola: lusso. Lusso moderno. Non per nulla credo che sia stato un atto assolutamente volontario quello di traslare i lineamenti della Classe S - non solo l’ammiraglia della casa ma anche l’ammiraglia assoluta nel campo automobilistico da parecchi decenni - sulla più piccola nonché la più vendute tra le sue berline. Ricalca perfettamente la fisionomia delle tipiche berline Mercedes con un cofano lungo, la cellula dell’abitacolo spostata verso la parte posteriore e gli sbalzi corti. In particolare nell’allestimento Exclusive (l’esemplare blu scuro nella nostra galleria foto) con la classica griglia anteriore con la stella a tre punte che campeggia orgogliosa sull’estremità della stessa mi vien subito da pensare al ritorno della piccola, classica e comoda berlina tedesca.

CAMBIO D’IDENTITÀ - Com’è noto negli ultimi anni Mercedes-Benz sta cercando di cambiare la propria identità (nonché la percezione del marchio) con l’imperativo di fare numeri, leggi conquistare nuovi clienti. In particolare clienti giovani. Così la Classe A da piccola monovolume è diventata un’accattivante media, da quest’ultima sono nati modelli inediti come la CLA prima e la GLA poi, si è allargato vertiginosamente il portafoglio prodotti AMG anche con semplici pacchetti estetici e si è data una ringiovanita generale a un po’ tutti i modelli, con l’intento di renderli più dinamici, più giovanili, più attrattivi. Da questa politica non è stata esclusa nemmeno la nuova Classe C, la quale come altri modelli è disponibile con due “volti”. Al fianco della Exclusive di cui parlavamo prima troviamo infatti un altro allestimento la cui calandra anteriore è caratterizzata da due massici listelli orizzontali, la stella è stata ingrandita nelle dimensioni ed integrata al centro della stessa e i paraurti hanno adottato un accento più sportivo. Quando la vedi configurata in quest’ultimo modo (l’esemplare argento nella nostra galleria foto) ti viene da pensare che effettivamente la Classe C ha un notevole appeal e una spiccata personalità anche per qualcuno di molto più giovane del solito notaio, di riflesso vista l’importante presenza statica e la sbandierata dinamicità ti aspetti che si guidi, se non proprio sportivamente, almeno dinamicamente. Per lo meno più che in passato.

ASPETTATIVE - Così alla prima buona occasione mi intrattengo con un ingegnere che si è occupato dello sviluppo dell’assetto – ricordiamo che è disponibile, per la prima volta nella categoria, un assetto adattivo ad aria – e della dinamica del veicolo, chiedendo se il loro obiettivo principale fosse stato quello di far prevalere il comfort che notoriamente si abbina al marchio, oppure se tra i loro intenti vi fosse quello di far risaltare maggiormente gli aspetti dinamici. La sua risposta è stata la seconda. Io, che nel frattempo l’avevo già guidata per un centinaio di chilometri, non ero d’accordo. Al che inizia tutta una serie di apprezzate spiegazioni sulla messa a punto dell’automobile, su come la sospensione anteriore abbia un’architettura a 4 leve e quella posteriore sia un raffinato multilink a 5 leve, su come l’ampio uso di alluminio (la percentuale è salita dal 10 al 50%) abbia permesso di risparmiare un centinaio di chili e abbassare il baricentro, di come secondo qualsiasi calcolo e rilevamento scientifico effettuato nel centro prove dimostri che la nuova Classe C sia assolutamente più dinamica della precedente. Sarà anche tutto vero, però la sensazione quando la guidi non è esattamente quella. Nel senso che se tra le tue aspettative v’è quella di ritrovarti tra le mani una berlina sportiveggiante resti inevitabilmente deluso nonostante tramite l’Agility Control (un dispositivo che modifica i parametri di motore, cambio, sterzo, sospensioni, ecc.) tu abbia selezionato le modalità più sportive. Perché sebbene la risposta di alcuni comandi sia migliorata – in particolare lo sterzo e la velocità del cambio automatico – continua ad esserci un sensibile coricamento, una reattività non proprio tagliente nonchè un sottosterzo piuttosto invadente che non vanno proprio a braccetto con la decantata sportività. Questo nonostante emerga un certo impegno nel suo assecondare le richieste del conducente. Il fatto è che se vuoi diventare dinamico hai davanti a te due concorrenti molto toste, e quando si tratta anche solo di eguagliare la dinamicità dell’Audi A4 ma in particolare della BMW Serie 3, la missione diventa come quella di Tom Cruise: impossibile.

LA SUA VERA NATURA - Se invece l’ingegnere sopracitato mi avesse risposto che il loro obiettivo principale era quello di far sentire il conducente a bordo di un concentrato di lusso e comodità, allora gli avrei stretto la mano e fatto i miei più sentiti complimenti, perché questo è proprio quello che la Classe C è diventata: una piccola Classe S. Già durante i primi metri ti accorgi che questa non è la solita berlina media per quanto è silenziosa (ancora di più della già ottima precedente generazione), priva di vibrazioni e di come ammortizzi perfettamente gli avvallamenti - sebbene resti un po’ secca sulle sconnessioni brevi che spesso si incontrano nel sud della Francia. E appunto, le impressioni di guida ricordano l’ammiraglia di casa per la souplesse, la sensazione riposante e rilassante che ti da in autostrada, per l’inerzia intrinseca che sulle strade di campagna ti fanno scorrere quasi senza premere l’acceleratore, col vantaggio però di una migliore maneggevolezza data dalle dimensioni più compatte. Senza poi citare l’estrema cura con cui sono stati concepiti gli ambienti interni, in particolare il pannello porta, con la scelta dei materiali, gli accostamenti cromatici e il design dell’abitacolo che ti riportano di nuovo immediatamente alla Classe S. Anche per le dotazioni disponibili in opzione quali l’impianto audio firmato Burmester, la silenziosità dell’impianto di ventilazione dal quale fuoriesce aria ionizzata e che, in base alle indicazioni del GPS, attiva automaticamente il ricircolo se ci si sta avvicinando a una galleria per poi disattivarlo una volta usciti. Per non parlare poi delle dotazioni concernenti la sicurezza le quali sono in grado di frenare autonomamente la vettura tra i 7 e i 200 km/h nel caso in cui non cui il conducente non si accorga di un imminente impatto, riconoscendo i pedoni al di sotto dei 72 km/h e in grado di evitare completamente l’impatto con essi al di sotto dei 50 km/h. O ancora l’aiuto al mantenimento della corsia, il dispositivo che posteggia l’automobile al posto vostro o l’assistente per le code, un pilota semi-automatico che segue l’auto che vi precede fino a 60 km/h.

RITORNO ALLE ORIGINI - Nella nuova Classe C, oltre ad una comodità senza pari e a una guida rilassante e silenziosa da vera ammiraglia è quindi racchiuso il meglio della tecnologia automobilistica disponibile sul mercato, tra cui anche un coefficiente aerodinamico (Cx 0,24) tra i migliori al mondo. Ed è questo, secondo me, l’aspetto su cui Mercedes-Benz dovrebbe insistere, che dovrebbe mettere in risalto. Perché a voler sostenere di aver fatto una Classe C più dinamica della precedente si finisce semplicemente ad inseguire delle concorrenti (per ora inarrivabili), cercando di appiopparsi un mercato che non è il proprio. Se invece si sostiene che la Classe C è la più comoda, lussuosa e tecnologica berlina media, cosa che di fatto è, allora ecco che ci si ritrova primi della classe, senza concorrenti, differenziandosi peraltro da questi ultimi che, invece, continuano a lottare per spartirsi il territorio.

 

I MOTORI

MotorePotenzaCoppia0-100 km/hVelocità max.Consumo medio
180156 cv250 Nm8,2 sec.225 km/h5 L/100 km
200184 cv300 Nm7,5 sec.237 km/h5,3 L/100 km
220 BlueTEC170 cv400 Nm7,7 sec.234 km/h4 L/100 km

 

I PREZZI

MotorePrezzo
180da 44'900 CHF
200da 47'900 CHF
220 BlueTECda 49'500 CHF

 

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