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PROVA SU STRADAMercedes Classe A: Generazione Y

03.06.13 - 07:30
Non importa da quale angolazione la guardiate, perché non ha più nulla in comune con ciò che avete finora conosciuto con il nome di Classe A. Abbiamo provato l’apice della "rivoluzione": la A 250 Sport. È ufficialmente iniziata una nuova era.
Mercedes-Benz
Mercedes Classe A: Generazione Y
Non importa da quale angolazione la guardiate, perché non ha più nulla in comune con ciò che avete finora conosciuto con il nome di Classe A. Abbiamo provato l’apice della "rivoluzione": la A 250 Sport. È ufficialmente iniziata una nuova era.

LARGO AI GIOVANI - Domanda ai lettori: ha una frenata potente, vigorosa, contraddistinta da un pedale ben modulabile e un impianto con il quale si può proseguire la staccata anche nella parte iniziale della curva, senza interferenze da parte dell’efficace antibloccaggio delle ruote e con un controllo di stabilità per nulla restrittivo. Di quale auto sto parlando? Sicuramente di qualcosa di sportivo, probabilmente nato per la pista, e se di una sportiva vera non si tratta deve sicuramente essere qualcosa di relativamente puristico o proveniente da un costruttore dalla lunga tradizione con automobili prestazionali. Invece no, nessuna delle due. Certo, Mercedes-Benz ha una discreta tradizione per quanto riguarda le prestazioni, ma nel caso di vetture stradali queste erano buone prevalentemente su tratti rettilinei. Che qualcosa in casa Mercedes sia cambiato, e piuttosto radicalmente, ormai non è più cosa nuova, ma che la dirigenza si assumesse la responsabilità di rivoluzionare aspetto, meccanica, tipologia e utenza di un’automobile che tutto sommato portava soddisfazioni nei numeri di vendita, è stata una scelta che al di là delle possibili critiche è meritevole di rispetto. In particolare perché, tirate le somme, il risultato finale è davvero sorprendente.

ATTACCO ALLA CONCORRENZA - È sorprendente, il design di questa nuova Classe A, anche se le sue particolari proporzioni e i moderni lineamenti non riescono a convincere proprio tutti, dando vita ad accese discussioni. L’aspetto è accattivante, giovanile e fresco, anche se per essere tale la sua fisionomia deve essere valorizzata dall’allestimento sportivo e i passaruota riempiti con adeguati cerchi in lega. L’obiettivo di essere equilibratamente sfacciata per potersi presentare con la necessaria sfrontatezza nel campo da gioco di Audi A3 e BMW Serie 1, c’é. Come pure l’appeal tecnologico, indispensabile per le giovani generazioni a cui si rivolge, visibilmente principalmente tramite lo schermo simile a un tablet che sovrasta le tre scenografiche bocchette d’aerazione tonde al centro della plancia. Plancia che, forte del rivestimento in pelle e più largamente di una buona e ricercata scelta dei materiali, non tradisce le aspettative lussuose di un’automobile con la stella a tre punte.

NUOVI BORGHESI - Si tratta di un lusso che non rispetta i canoni tradizionali, e che quindi alla radica preferisce il metallo e il nero pianoforte, che al posto di un ambiente accogliente e caloroso opta per accenti sportivi come le cuciture rosse a contrasto con la pelle nera e sedili sportivi. I sedili sportivi e più in generale la posizione di guida sono il suo vero punto debole se paragonata alla concorrenza. I primi non trattengono sufficientemente il corpo in curva e sono oltretutto scomodi anche a causa della posizione di guida innaturale che – almeno le persone di alta statura –devono obbligatoriamente adottare. Peccato perché lo spazio per gambe e testa dei passeggeri sono sufficienti considerate le forme affusolate, e oltretutto il bagagliaio adempie ai requisiti richiesti dal segmento ed è peraltro ben sfruttabile. Non è quindi l’assetto sportivo a costringere a qualche rinuncia, vista la professionalità con la quale digerisce le giunzioni autostradali, siano esse prese a 100 km/h o pure oltre al doppio, come abbiamo putto verificare durante una delle nostre regolari trasferte in Germania.

A COME VELOCE - In quel contesto da brava automobile tedesca non perde un briciolo della sua stabilità e della sua compostezza anche oltre la soglia dei 200 orari, la quale viene peraltro superata di buon passo dal quattro cilindri turbo. Il 2 litri da 211 cavalli non è mai con il fiato corto, sia ai bassi che agli alti regimi. Come anticipato in apertura, la guidabilità é sorprendente almeno tanto quanto lo è il suo aspetto. A differenza di alcune concorrenti non è la vettura con la quale andare a cercare qualche emozione per le stradine di montagna, dove appare un po’ goffa e impacciata, quanto più nel misto veloce. La nuova Classe A inizia ad esprimersi molto bene quando la velocità si scrive con tre cifre, anche in curva. Merito di un telaio formidabile aiutato da un assetto perfetto per la guida sportiva, grazie ai quali si avvale di una compostezza ed un equilibrio - scusate la ripetizione - davvero sorprendente. Sebbene lo sterzo direttissimo inviti a rapidi cambi di direzione, bisogna solo avere l’accortezza di essere dolci in ingresso per mitigare il più possibile l’avvento del sottosterzo, sfruttando il proprio asso nella manica: una motricità che non si piega nemmeno agli oltre 200 cavalli.

MEDAGLIE CHE COSTANO - Dispiace un po’ che la si possa avere unicamente con un cambio doppia frizione a sette rapporti, segno che il suo bacino di utenti prediliga questo tipo di trasmissione. Un cambio soddisfacente ma non velocissimo come altri, il quale d’altro canto lavora benissimo ai bassi regimi per contenere i consumi. Questi ultimi valgono una seconda medaglia quale conferma della validità di questo propulsore, dato che gli esattamente otto litri richiesti per la percorrenza di 100 chilometri sono davvero pochi. Degno di nota il fatto che questi restano bassi anche quando l’andatura autostradale diventa, come dire, sostenuta. Occorre però un notevole impegno economico per posteggiare nel garage questa nuova Classe A, almeno per quanto riguarda il nostro esemplare – al vertice per motorizzazione e allestimento – il quale supera di slancio i 60'000 franchi. Anche se agli occhi di molti non sembra più una Mercedes, la stella a tre punte continua ad avere il suo prezzo.

 

ModelloMercedes Classe A
Versione250 BlueEFFICIENCY Sport
Motore4 cilindri in linea, benzina, turbo
Cilindrata1'991 cc
Potenza211 cv @ 5'500 giri/min.
Coppia350 Nm @ 1'200-4'000 giri/min.
TrasmissioneCambio doppia frizione a 7 rapporti, trazione anteriore
Massa a vuoto1'445 kg
Accelerazione 0-100 km/h6,6 secondi (dichiarato)
Velocità massima240 km/h (dichiarato)
Consumo medio6,2 L/100 km (dichiarato)
Prezzo43'600 CHF
Prezzo esemplare provato52'341 CHF
  
CI PIACELa dinamica, la buona riuscita del prodotto
NON CI PIACEIl prezzo molto impegnativo

 

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