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EVENTICon la Volkswagen e-Golf al Wave Trophy

24.09.17 - 06:00
Il noto “Rally” di vetture elettriche quest’anno ha percorso le strade del “Grand Tour”. Abbiamo percorso una tappa a bordo della Golf elettrica, recentemente aggiornata.
Con la Volkswagen e-Golf al Wave Trophy
Il noto “Rally” di vetture elettriche quest’anno ha percorso le strade del “Grand Tour”. Abbiamo percorso una tappa a bordo della Golf elettrica, recentemente aggiornata.

Per noi che lavoriamo a stretto contatto, per non dire dentro l’industria automobilistica, l’automobile elettrica non è tema del futuro bensì un tema del presente. Lo vediamo dal sempre crescente numero di vetture a trazione elettrica che proviamo ogni anno, dal fatto che sia un tema di discussione diventato non più mensile ma settimanale per non dire quotidiano, ma anche da costruttori stessi che propongono un’elettrica (o almeno una plug-in ibrida) a listino, senza considerare che ad oggi sono già due i marchi che hanno dichiarato che tutti i modelli futuri (ed è una questione di anni, non decenni) avranno almeno un motore elettrico a bordo. Insomma: è una tecnologia ormai sdoganata, che sappiamo come funziona e con cui abbiamo preso confidenza, sebbene allo stato attuale non risponda ancora alle esigenze di tutti gli automobilisti.

Tuttavia una fetta di radicalisti della mobilità elettrica si ostinano ancora ad organizzare lunghi eventi con cui si percorrono una grande quantità di chilometri giusto per dimostrare che – volendo – con l’auto elettrica si arriva ovunque.  Tra questi c’è anche il Wave Trophy, nato per volontà del lucernese Louis Palmer che una decina di anni fa ha percorso oltre 53'000 chilometri in un anno e mezzo attraversando 38 nazioni a bordo di una vettura alimentata da panelli solari. Nel 2011 arriva quindi la vera e propria edizione del Wave Trophy, che negli anni successivi ha sempre attraversato in lungo e in largo l’Europa ad eccezione di quest’anno, in cui si è deciso di percorrere buona parte della strada del “Grand Tour” creata da Svizzera Turismo. Tra gli sponsor principali di questo evento anche Volkswagen, che com’è noto ha effettuato e sta effettuando grandi investimenti nella mobilità elettrica.

A me è stato quindi chiesto di condurre lungo un breve segmento di questo evento, vale a dire da Locarno ad Andermatt, poi su per il Furka raggiungendo il Vallese concludendo la tappa quotidiana a Zermatt. La vettura? Ovviamente una E-Golf. Di lei abbiamo già scritto in più occasioni, l’ultima di queste a seguito dell’aggiornamento che la coinvolta ad inizio anno (clicca qui). Senza dilungarmi troppo nei dettagli resto dell’idea che il suo più grande pregio sia proprio quello di essere una Golf: sa fare tutto e lo sa fare bene, è equilibratissima e quando ci sali ti senti come a casa.

Il Wave Trophy è organizzato con molte soste lungo il percorso per permettere ai veicoli con poca autonomia di ricaricare le batteria, e in questi luoghi si ha la possibilità o di scoprire una caratteristica storico/turistica/culturale/culinaria del luogo oppure un aspetto legato in maniera ampia alle energie ecosostenibili. In totale sono oltre 130 gli equipaggi che hanno deciso di affrontare i 1'600 chilometri di percorso, e tra questi non solo automobili ma anche moto, bici e  qualsiasi veicolo che avesse una ruota e un motore elettrico.

Dato che la nostra E-Golf non pecca in autonomia ho effettuato il viaggio con serenità, sebbene due soste di ricarica fossero ovviamente necessarie anche solo a titolo preventivo. Pur dissipando gran parte dell’autonomia nelle frequenti salite, ad impressionarmi è stato in particolare quanto sia possibile – sfruttando con astuzia il recupero dell’energia cinetica – letteralmente ricaricare le batteria di qualche kWh durante una lunga discesa. La tecnica deve certo essere matura, ma lo deve essere anche il conducente. Detto ciò la mia avventura si è concluda nel posteggio della stazione di Zermatt, alla quale siamo arrivati ancora con un bel margine. Li ho ceduto la vettura ad un collega che l’indomani l’avrebbe guidata fino a Yverdon-Les-Bains, sicuramente anche lui senza troppi problemi.

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