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PRIME IMPRESSIONIL’Audi RS3 tocca la soglia dei 400 cavalli

11.09.17 - 17:24
Prima breve prova su strada a bordo dell’ormai unica auto (assieme alla TT-RS) ad essere equipaggiata con un cinque cilindri turbo.
L’Audi RS3 tocca la soglia dei 400 cavalli
Prima breve prova su strada a bordo dell’ormai unica auto (assieme alla TT-RS) ad essere equipaggiata con un cinque cilindri turbo.

Il 2009 è un anno che ricordo con grande piacere. Da grande appassionato di rally, nel corso della loro storia c’è in particolare un motore che un bel giorno è entrato nel mio cuore per poi non più uscire: il cinque cilindri turbo delle Audi quattro. Una colonna sonora strepitosa, unica, dovuta in particolare dall’ordine di accensione dei cilindri (1-2-4-5-3-) e che ad un certo punto sembrava in via d’estinzione, essendo stato abbandonato pure dall’altro suo cultore – la svedese Volvo – per incentivare le economie di scala e la compatibilità ambientale. Ma proprio in quell’anno, nel 2009, un cinque cilindri in linea turbo aveva fatto ritorno nel vano motore di un modello prodotto da quel costruttore che l’aveva reso pressappoco un oggetto di culto: Audi. L’auto in questione era la TT-RS, e lo stesso motore due anni più tardi lo abbiamo ritrovato nella prima generazione della RS3. Nel 2015 ha quindi debuttato la seconda generazione che dopo nemmeno due anni troviamo qui sottoposta ad un aggiornamento seguendo l’onda della A3 da cui deriva.

Un aggiornamento che non manca certo di novità e affinamenti piuttosto significativi, a cominciare proprio dal motore. Rispetto a prima il 2,5 litri eroga 33 cavalli e 30 Newtonmetri in più e segna 26 chili in meno sulla bilancia. Una riduzione di massa resa possibile dal basamento e dalla pompa dell’olio ora in alluminio  nonché dalla vasca dell’olio in magnesio. Questo migliora non solo la massa totale della vettura, ora di 1'585 kg con conducente, ma anche la sua ripartizione tra i due assali. Oltre ad una potenza di 400 cv il cinque cilindri eroga una coppia di 480 Nm costanti da 1'700 fino a 5'850 giri/min., i quali consentono alla RS3 di scattare da 0 a 100 km/h in appena 4,1 (2 decimi in meno rispetto a prima) e di toccare una velocità massima autolimitati di 250 km/h, opzionalmente estendibili a 280 km/h sempre autolimitati.

Lanciata a briglie sciolte la colonna sonora fa innamorare sin dai primi metri percorsi con l’acceleratore ben disteso, rendendolo uno tra i motori più gustosi in circolazione. Nonostante una certa elasticità che da sempre lo caratterizza, per far correre a dovere la RS3 è necessario spremerlo nella zona alta del contagiri, frangente nel quale la colonna sonora esprime al meglio il suo potenziale leggendario. Oltre al motore una delle novità più significative è sicuramente la rivisitazione della trazione integrale, la quale ripartisce la coppia tra i due assali tramite una frizione a lamelle ad azionamento idraulico e controllo elettronico, la quale si distingue per essere all’atto pratico più collaborativa con il retrotreno. Questo è da ricondurre al fatto che si è intervenuti sul suo software di gestione il quale ora non interviene più soltanto “on demand” – cioè quando vi è effettivamente una perdita di motricità – bensì anche in maniera predittiva e proattiva, potendo per esempio trasferire della coppia al retrotreno già in fase di inserimento in curva.

Disponibile per la prima volta anche con carrozzeria a quattro porte, la RS3 dimostra non solo di essere il modello d’accesso al mondo RS ma anche pronta per sbarcare su mercati internazionali. Non è infatti un caso che il nostro primo contatto sia avvenuto in Oman. Di sicuro ha il fascino di una compatta sportiva molto estroversa, capace di esprimere il suo potenziale già ad una prima occhiata grazie alle numerose appendici aerodinamiche e alle carreggiate allargate, ma anche di convincere con materiali e una lavorazione semplicemente eccellenti, impreziosita da rifiniture colorate e molto curate. Oltre a ciò la nuova RS3, disponibile in Svizzera a partire da 69'900 franchi, adotta pure tutti i più moderni sistemi di sicurezza che già equipaggiano la normale Audi A3. La lista degli accessori è ovviamente piuttosto corposa e prevede pure i costosi freni carboceramici per l’avantreno, così come il moderno Virtual Cockpit. Se quest’ultimo lo si apprezza su altri modelli Audi per l’enorme quantità di informazioni facilmente consultabili durante un viaggio, il diverso layout sulle RS (che resta comunque adattabile in base alla condizione di guida) gli dona un bel sapore corsaiolo grazie al grande contagiri posizionato centralmente.

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