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EVENTIAi giovani interessano le automobili d’epoca?

06.06.17 - 06:00
Apparentemente si. Abbiamo partecipato con un Maggiolone decappottabile ad una gara di regolarità solo per Under 35 che ha registrato il tutto esaurito. Ecco com’è andata.
Rudolf Menzi Motorsportfotos
Ai giovani interessano le automobili d’epoca?
Apparentemente si. Abbiamo partecipato con un Maggiolone decappottabile ad una gara di regolarità solo per Under 35 che ha registrato il tutto esaurito. Ecco com’è andata.

Volkswagen, lo sappiamo tutti, guarda al futuro. Senza se e senza ma, come dimostra la strategia tutta improntata verso l’elettrificazione dei propulsori, la digitalizzazione della vettura e l’automatizzazione della guida. Ciononostante non si dimentica di curare con eventi, ricorrenze e servizi di manutenzione per quelle che sono le automobili con cui ha costruito il suo successo e la sua reputazione, diventando il costruttore numero uno al mondo in termini di esemplari costruiti. Ed ecco infatti che la ritroviamo impegnata quale main sponsor del ‘RAID – Young Raiders Challenge 2017’ al quale abbiamo partecipato con un Maggiolone decappottabile, assieme ad un nutrito gruppo di altre vetture del costruttore di Wolfsburg.

Nato da un costola del noto e longevo RAID Basilea-Parigi, il Young Raiders Challenge ha quale particolarità il limite d’età degli iscritti, fissato ad un massimo di 35 anni sia per conducente che navigatore. Da un lato un’ottima occasione per rendere più informale e attrattivo il mondo della gare di regolarità e l’ambiente delle vetture classiche per persone che di capelli bianchi non ne hanno ancora, dall’altro un’ottima trovata commerciale per fidelizzare quelle persone che poi, un giorno, seguiranno il più blasonato evento che dalla città sul Reno porta alla capitale francese.

L’evento, della durata di due giorni, ci ha portato a percorrere in totale oltre 500 chilometri tra la regione di Zurigo e Friborgo senza mai poggiare le ruote sull’asfalto autostradale, percorrendo strade datate quanto le automobili che partecipavano e scoprendo gli angoli più nascosti della svizzera affrontando percorsi pressoché sconosciuti. Il tutto ovviamente con prove di regolarità, sfide particolari come percorrere (a stima) 30 metri ad occhi chiusi o ancora trovarsi in un punto disperso delle campagne benesi e dover identificare il percorso unicamente sovrapponendo la sagoma della strada stampata su un foglio trasparente alla cartina fornita dall’organizzazione. Tante sfide interessanti e divertenti che hanno tenuto impegnato e reso tutt’altro che noioso il viaggio sia a me che al mio navigatore Nicola Gasparini.

Il bel tempo fortunatamente è stato dalla nostra parte, fatto che ci ha permesso di sfrecciare con i capelli al vento. Certo: sfrecciare in realtà solo in pianura, in quanto sui pendii il piccolo 4 cilindri del Maggiolone arranca e necessita di un minio di slancio. Però il Maggiolone è una vettura eccezionale per approcciarsi a una vettura classica, in particolare se Cabriolet come nel nostro caso. Perché ti trasmette belle sensazioni, trasuda fascino e storia in maniera sbarazzina, c’è posto per quattro ed è anche comodo. Il motore Boxer è elastico, il cambio a quattro rapporti perfettamente sincronizzato, la frenata piuttosto valida e lo sterzo sorprendentemente preciso. Certo i trasferimenti di carico richiedono il loro tempo, ma dimostra come ci si possa divertire davvero tanto con soli 44 cavalli. In particolare poiché, per i maniaci come il sottoscritto, il rumore, i pedali incernierati in basso, il parabrezza verticale e la massa concentrata dietro ti ricordava sempre di essere alla guida di una sorta di Porsche ante litteram. Tanto che dopo un weekend in sua compagnia potresti benissimo pensare di usarlo per andare in ufficio tutti i giorni, il che dimostra come in effetti il progetto sia restato giustamente longevo.

Come si è concluso il fine settimana? Meglio delle più rosee aspettative, dato che su 64 equipaggi partenti abbiamo raggiunto il dodicesimo posto assoluto. Anche perché la regolarità non è nelle corde né del sottoscritto né di colui che mi sedeva a fianco. Il divertimento però, tirate le somme, non è mancato.

 

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