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VW GOLF GTILieve aggiornamento anche per la GTI

15.04.17 - 06:00
Come tutte le Golf, anche l’icona sportiva del marchio si rinnova con piccoli accorgimenti, arricchendo la sua dotazione e guadagnando qualche cavallo in più.
Lieve aggiornamento anche per la GTI
Come tutte le Golf, anche l’icona sportiva del marchio si rinnova con piccoli accorgimenti, arricchendo la sua dotazione e guadagnando qualche cavallo in più.

Quando debuttò nel 2013 la settima generazione della Golf GTI si distinse per il fatto di essere commercializzata in due versioni: una ‘standard’ e l’altra denominata “Performance”. La prima aveva 220 cavalli mentre la seconda 230, ma in particolare quest’ultima era dotata di freni maggiorati e soprattutto un differenziale anteriore autobloccante meccanico. Proprio la “Performance” segnò all’epoca il ritorno della GTI che tutti aspettavamo. Non estrema ma veloce, fruibile quotidianamente e soprattutto completa da un punto di vista tecnico.

Come tutte le Golf, anche la GTI è stata sottoposta al lieve aggiornamento che ha interessato e interesserà tutte le versioni. Oltre ai soliti piccoli ritocchi estetici, nel caso della Golf in abito sportivo si tratta principalmente di implementazione di nuove tecnologie quali l’Active Info Display e un leggero incremento di potenza. Sempre disponibile in due versioni, quella “normale” eroga ora la potenza che fino all’altro ieri era retaggio della “Performance”. Conseguenza: la più potete guadagna ora 15 cavalli extra toccando quota 245, mentre la coppia cresce di 20 Nm per arrivare ad un totale di 370 Nm disponibili tra 1'600 e 4'300 giri/min.. In termini prestazionali significa scattare da 0 a 100 km/h in 6,2 secondi e toccare una velocità massima (limitata elettronicamente) di 250 km/h – il tutto con un consumo medio dichiarato di 6,2 l/100 km.  Come in passato la “Performance” offre un impianto frenante dalle maggiori dimensioni e con pinze anteriori verniciate in rosso, un differenziale autobloccante e un nuovo cambio DSG a sette rapporti. Abbiamo tuttavia scelto un esemplare con un cambio manuale (così, tanto per ricordarci che effetto fa) per la nostra breve prova finalizzata rinfrescarci le idee sulla GTI.

Innanzitutto il motore: spinge con vigore anche quanto ‘riposa’ a soli 2'000 giri al minuto con la sesta innestata, tanto che scalare non sembra mai un obbligo. Le prestazioni sono assolutamente verosimili a quanto dichiarato. Sentimenti contrastanti invece per quanto concerne il cambio, che non segna un necessario valore aggiunto in termini di coinvolgimento di guida. Certo la pallina da Golf alla sommità del pomello è parecchio evocativa, tuttavia nonostante sia preciso negli innesti non risulta molto piacevole nell’utilizzo, anche a causa della frizione leggera. Sul piano dinamico invece nulla di nuovo sotto il sole: lo sterzo è sensibile ma l’inserimento non dei più veloci, il retrotreno la tiene ben piantata a terra senza lasciare particolare spazio al divertimento, puntando piuttosto sulla pura efficacia. Proprio per questo motivo il differenziale autobloccante è uno degli ingredienti essenziali per la ragion d’essere della GTI, che trova una bella stabilità e una certa tonicità quando tieni l’acceleratore almeno un po’ aperto, garantendo peraltro una notevole motricità.

La Golf GTI recentemente aggiornata resta quindi non estrema (per questo ci sono le varie Clubsport) ma veloce, fruibile quotidianamente e soprattutto completa da un punto di vista tecnico. E ora ulteriormente arricchita sul fronte tecnologico.

 

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