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MINI COUNTRYMANPer campagne e tornanti, con tutta la famiglia

27.02.17 - 06:00
È la Mini meno "mini" di tutte, ma non si fa mancare né l'originalità né il piacere di guida.
Per campagne e tornanti, con tutta la famiglia
È la Mini meno "mini" di tutte, ma non si fa mancare né l'originalità né il piacere di guida.

C’erano una volta le Mini compatte. Ma i tempi cambiano, soprattutto si evolve la clientela di questa marca “retrò”, richiedendo sempre più a gran voce, accanto alla sportività, ulteriore e più sentita attenzione alla praticità di utilizzo del veicolo. Così, dopo la Clubman ormai diventata una station wagon vicina alle dimensioni standard della categoria di appartenenza, è ora il turno della best-seller Countryman di abbracciare l’”extra large”, crescendo sensibilmente in lunghezza e larghezza. Non di poco: 20 centimetri in più nell’ingombro longitudinale, suddivisi tra maggior spazio per chi siede dietro e volume di carico. Lunga ora 4,30 metri – per stessa ammissione dei dirigenti Mini, una misura giunta ai limiti per le caratteristiche intrinseche di questo marchio –, la vettura cambia sensibilmente nel look: ha il pregio di restare immediatamente individuabile, come in precedenza, ma tra mancorrenti sul tetto e maggior “presenza”, il look complessivo ha perso senza dubbio un po’ di tono dinamico lasciando spazio ad una maturità più “paciosa”.

All’interno, la nuova Suv mette invece tutti d’accordo, perché tutto sommato i centimetri in più non guastano mai. Intanto, sono quattro in più per le spalle, il che permette una sistemazione del tutto agevole senza “disturbarsi” sulla stessa fila di sedili. Davanti, l’accoglienza è rialzata il giusto e contraddistinta da poltrone piacevoli, anche se ancora leggermente più compatte, a sensazione, nelle dimensioni di schienale e piano seduta. Finiture e materiali sono di qualità e sono tutti presenti i classici stilemi retrò della tradizione Mini: cruscotto compatto vincolato al piantone, grande elemento rotondo a centro plancia con impianto multimediale di qualità (schermo top di gamma da 8”8, comandabile al tatto o via pomello sul tunnel), comandi secondari a levetta presenti su plancia e imperiale del tetto. Dietro, è apprezzabile l’accresciuta libertà di movimento per le gambe, che combinata al divano scorrevole longitudinalmente (come in precedenza) per 13 cm, permette una versatile configurazione degli spazi. Gli schienali sono inoltre frazionati in tre porzioni, con la centrale utile anche per trasportare oggetti o attrezzature sportive piuttosto lunghi, e sono presenti le bocchette di aerazione centrali. Convince, finalmente, anche il vano di carico, maggiorato di circa 100 litri per offrire 450 litri di cubatura con cinque persone (max 1390 litri). A richiesta il simpatico optional “picnic bench”, pratico cuscino a scomparsa sul quale sedersi a bagagliaio aperto.

Tra i tanti motori, l’unico offerto per il test su strada è il 2.0 Turbo benzina da 193 cv della Cooper S, combinato a cambio automatico a otto rapporti e trazione integrale ALL4 a inserimento automatico. Si parte da un assetto piuttosto “solido”, come ci aspetta dalla Countryman top di gamma in attesa (tra breve) della speciale John Cooper Works da 231 cv, che tuttavia non è troppo rigido per l’uso quotidiano, tranne che su qualche sconnessione improvvisa; il rollio è ridotto e rimane la sensazione di guida diretta e piuttosto maneggevole, nonostante una mole maggiore di circa un quintale (siamo a quota 1530 kg per questa versione). Il motore conferma elasticità e piacevolezza a tutto campo, senza però picchi di spinta: manca forse un po’ di carattere, pur offrendo un bel dinamismo (0-100 km/h in 7”2, punta massima di 222 km orari) combinato agli otto rapporti automatici rapidi e fluidi. Nelle modalità di funzionamento Mid e Sport sterzo e risposte divengono più brillanti e cresce il rombo del motore ma solo artificialmente, attraverso le casse dell’impianto hi-fi: risultato non del tutto convincente. Il comfort di marcia è piacevole, ma fruscii aerodinamici e rombo di rotolamento dei pneumatici si fanno distintamente sentire già a partire da 120 km/h, limitando la sensazione di isolamento. Trazione integrale come di consueto a inserimento automatico a controllo elettronico, ideale per tutte le condizioni ma priva di software specifici dedicati alla marcia in fuoristrada; tanto più che l’altezza minima da terra della Countryman resta del tutto stradale, 16,5 cm. La nuova Countryman è in distribuzione in Svizzera dall’11 febbraio a partire da 31’300.- CHF.

 

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