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MAZDA6Un’auto in formazione continua

20.01.17 - 04:50
Anno dopo anno non smette di migliorarsi. Con soluzioni uniche, non convenzionali, ma talmente efficaci da diventare un esempio anche per costruttori più blasonati.
Un’auto in formazione continua
Anno dopo anno non smette di migliorarsi. Con soluzioni uniche, non convenzionali, ma talmente efficaci da diventare un esempio anche per costruttori più blasonati.

Da quando ha fatto il suo debutto nel 2012, la Mazda6 (sì: si scrive tutto attaccato) è stata sottoposta a continui e costanti aggiornamenti. Un segno evidente di quanto fermento vi sia nel dipartimenti ricerca e sviluppo del costruttore giapponese, che a cadenza regolare ci propone nuove tecnologie d’intrattenimento, nuovi sistemi di sicurezza, nuovi dispositivi che migliorano la dinamica. Ed è quindi così che nel giro di pochi anni la berlina e la famigliare di casa vengono aggiornate per la seconda volta.

In questo caso il design c’entra poco perché, ad esclusione degli specchietti retrovisori con indicatori di direzione integrati e di una nuova tinta per la carrozzeria, altri interventi da segnalare non ce ne sono. Maggiori invece le novità riservate all’abitacolo. C’è un nuovo volante, ora riscaldato, con meno interruttori e rivestito con una nuova qualità pelle. La strumentazione così come l’head-up display sono stati ulteriormente sviluppati e migliorati introducendo indicazioni a colori e armonizzando la grafica. Modifiche davvero minime in alcuni casi, come gli interruttori per il riscaldamento dei sedili posteriori ora contornati da una rifinitura cromata o il bracciolo centrale posteriore impreziosito dalle impunture, che però dimostrano la crescente cura per il dettaglio che Mazda riserva ai suoi veicoli.

Le grandi novità però sono quelle non si vedono ma che emergono durante la guida. Protagonista assoluto il G-Vectoring Control. Complicato nella teoria, semplice nella pratica. Si tratta fondamentalmente di un dispositivo che, intervenendo sulla coppia erogata del motore e variandola in base alle diverse situazioni, ottimizza il carico sulle singole ruote. Anche se una delle conseguenze è ovviamente quella di migliorare la percorrenza in una curva, l’obiettivo principale è stato quello di rendere più tranquilla e gradevole la guida quotidiana. Cosa che in effetti succede: affrontando una sequenza di curve in successione si percepisce come chi guida non debba praticamente mai effettuare correzioni con lo sterzo, rendendo l’attività meno impegnativa. Si guida appunto più rilassati grazie alla maggiore stabilità, con la vettura che sembra essere sempre “in assetto”, e i passeggeri meno sottoposti alle forze fisiche. Un dispositivo invisibile ma efficace, che ha richiesto un grande e lungo lavoro di uomini e computer, ma con costi d’industrializzazione bassi. Ma l’aspetto più interessante in tutto ciò è che ancora una volta Mazda ha dimostrato di aver trovato una soluzione ad un problema comune percorrendo una strada alternativa che finora non aveva mai affrontato nessuno.

Tra le altre novità tecniche figurano un ampliamento dei sistemi di sicurezza attivi: anziché sensori ad infrarossi l’i-ACTIVSENSE si avvale ora di una telecamera frontale e di un radar a onde millimetriche grazie a cui è in grado di operare a maggiori velocità nonché di riconoscere i pedoni. Così facendo la frenata d’emergenza automatica aumenta la sua efficacia e di riflesso incrementa la sicurezza degli occupanti e degli altri utenti della strada.

Oltre ad un ulteriore miglioramento dell’insonorizzazione a livello generale si è anche lavorato per la riduzione del rumore e delle vibrazioni emesse dal 2,2 litri turbodiesel. Come? Inserendo un cilindretto elastico nel pistone che controbilancia le frequenze e le vibrazioni riducendo sensibilmente il rumore. Una breve prova a bordo di un esemplare dotato di questo motore nella variante da 175 cavalli abbinato alla trazione integrale e al cambio automatico ha messo in evidenza la validità di questo propulsore: morbido, ben isolato, con una buona spinta e capace di allungare come un benzina fino a 5’000 giri al minuto - confermandosi quindi uno dei migliori 4 cilindri turbodiesel attualmente in circolazione. Molto coerente nella risposta dell’acceleratore, piace inoltre l’abbinamento con il cambio automatico che, pur non essendo più di recente foggia, si dimostra ancora sufficientemente reattivo nella modalità manuale. Con la trazione integrale la motricità è infine garantita in qualunque situazione di guida.

Già acquistabile presso i concessionari del marchio, la Mazda6 è proposta in due allisteimenti (Ambition e Revolution) con prezzi che partono da 34’850 franchi.

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