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TEST DRIVEHyundai Tucson - Alla conquista dell'Europa

19.10.16 - 12:00
Slanciata e moderna, ha contenuti validi che la pongono tra le favorite nell'agguerrita mischia dei SUV di taglia media. Invidiabile, come sempre, il rapporto qualità/prezzo.
Hyundai Tucson - Alla conquista dell'Europa
Slanciata e moderna, ha contenuti validi che la pongono tra le favorite nell'agguerrita mischia dei SUV di taglia media. Invidiabile, come sempre, il rapporto qualità/prezzo.

Se si ambisce ad accaparrarsi fette di mercato in una determinata area geografica la cosa più saggia è sviluppare il prodotto direttamente in loco così da comprendere ed avvicinarsi il più possibile a gusti ed esigenze della clientela locale. Ed é proprio ciò che è stato fatto con la Tucson. Studiato per il Vecchio Continente e prodotto in Repubblica Ceca, il SUV di Hyundai è figlio di un progetto tutto nuovo – progetto che ha pure una seconda figlia, la Kia Sportage - tanto che la casa coreana tiene a precisare che stiamo parlando della All-New Tucson.

Il team di Peter Schreyer, “pesce grosso” del design di Hyundai, ha svolto un lavoro encomiabile nel definire le linee di questo SUV a partire dal possente frontale dove la grande calandra esagonale con dettagli cromati la fa da padrone unendo i sottili fari a LED ed esaltando così il suo metro e 85 di larghezza. Che sono 3 centimetri in più della ix35, sua antenata, rispetto alla quale si è anche leggermente abbassata ed allungata, aspetto enfatizzato dalla linea laterale molto slanciata che chiude verso una coda altrettanto dinamica. Internamente però non abbonda della stessa creatività che avvalora la carrozzeria: sia chiaro che non si sente la mancanza assolutamente di nulla sia in termini pratici che qualitativi, ma toccando i materiali e osservando strumentazione e plancia si ha la percezione che si sarebbe potuto fare qualcosina in più per renderla ancora più piacevole. Ad esempio, la grafica della strumentazione è chiara e ben leggibile peccando però in originalità mentre i sedili anteriori, comodi, riscaldabili ed addirittura ventilanti, hanno la seduta un po' troppo corta per chi ha le gambe lunghe. Idem per il bagagliaio: è ben accessibile ed abbastanza spazioso ma con una rete per fissare il carico e delle tasche laterali sarebbe stato perfetto. Sopra la media invece lo spazio a disposizione degli occupanti, anche nella seconda fila dove possono sedere comodamente tre adulti e al contempo beneficiare di sedili riscaldabili e bocchette di aerazione, vantaggio non comune nella stessa fascia di prezzo.

Dal lato sicurezza attiva e passiva la Tucson non sfigura di fronte a nessun concorrente dello stesso segmento: fra le altre cose dispone infatti del sistema di frenata automatica d'emergenza, dispositivo che in caso di mancata reazione ai segnali di avvertimento lanciati al conducente si prende la briga di frenare autonomamente per evitare o mitigare un eventuale impatto sia coi veicoli (fino a 180 km/h) che coi pedoni; se però l'impatto col pedone dovesse comunque avvenire, il sistema cofano attivo AHS lo solleva di 6 centimetri per mitigare le ferite dello sventurato. Non mancano nemmeno il sistema di mantenimento della corsia (LKAS), l'avvertimento in caso di presenza di un veicolo nell'angolo cieco (BSD) e il segnale di allarma nel caso in cui, facendo manovra, dovessero avvicinarsi perpendicolarmente altri veicoli (RCTA): un aiuto in più alla valida videocamera di retromarcia visualizzata sullo schermo a 8 pollici dell'impianto multimediale, sistema che tra l'altro per la navigazione utilizza i preziosi servizi TomTom LIVE con aggiornamenti su traffico, radar ed informazioni meteo.

Se fino ad adesso Tucson e Sportage erano su due sentieri paralleli, mettendosi al volante e premendo l’interruttore di accensione emerge la loro parentela: motore, cambio e telaio sono i medesimi ed il comportamento su strada non può che essere molto simile. Abbiamo avuto modo di provare la versione col 2 litri turbodiesel da 185 cavalli, unità dall'erogazione rotonda che garantisce prestazioni adeguate in ogni situazione. Essa è accoppiata al cambio automatico a convertitore di coppia a 6 rapporti che è a suo agio soprattutto nella guida rilassata peccando di reattività nella guida più impegnata; analogamente lo sterzo, leggero e confortevole, si appesantisce leggermente in modalità sport, rimanendo comunque più orientato alla guida turistica. La taratura delle sospensioni è più “ferma” rispetto al passato a tutto vantaggio del piacere di guida, senza però risultare scomoda sui tratti di strada abbandonati a sé stessi. Meglio quindi godersi l'ottima insonorizzazione dell'abitacolo mentre si va in vacanza coi soldi risparmiati all'acquisto: i prezzi partono infatti da 25'600 CHF per la 1.7 CRDi 2WD per poi superare di poco i 40 mila delle versioni più potenti a fronte di un equipaggiamento veramente completo.

 

SCHEDA TECNICA

Modello, versioneHyundai Tucson 2.0 CRDi 4WD Vertex
Motore4 cilindri in linea, 2 litri, turbodeisel, 185 cv, 400 Nm
TrasmissioneCambio automatico a 6 rapporti, trazione integrale
Massa a vuoto1'854 kg
Accelerazione 0-100 km/h9,5 secondi
Velocità massima201 km/h
Consumo medio6,5 l/100 km (dichiarato)
Prezzo42'450 CHF

 

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