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INTERVISTA«Le FIAT? In Europa sono apprezzatissime!»

03.10.16 - 11:47
Una gamma con modelli razionali e altri passionali, in continua crescita anche fuori dall’Italia. Incontro con Luca Napolitano, al vertice di FIAT in Europa, che della nuova Punto ci ha detto che…
«Le FIAT? In Europa sono apprezzatissime!»
Una gamma con modelli razionali e altri passionali, in continua crescita anche fuori dall’Italia. Incontro con Luca Napolitano, al vertice di FIAT in Europa, che della nuova Punto ci ha detto che…

Quest’anno, al salone dell’automobile di Parigi, abbiamo incontrato Luca Napolitano. Il suo compito: dirigere il marchio FIAT in Europa, Africa e Medio Oriente. Mercati che non nascondono qualche sorpresa, frutto dell’ottica sicuramente più globale che il marchio italiano ha intrapreso dal momento in cui ha iniziato a far parte di questo grande gruppo automobilistico chiamato FCA.

“I nostri prodotti sono apprezzatisimi all’estero!” esordisce Napolitano, spiegando che “Tre quarti della produzione della 500 è destinata a mercati fuori dall’Italia, come pure la metà 500X viene venduta all’estero. Il nostro secondo mercato, dopo l’Italia, è il Regno Unito.” Un successo dovuto sicuramente al fattore estetico ed emozionale legato ai gloriosi modelli del passato, cui alcuni modelli attuali si ispirano e riescono ad esercitare, a testimonianza di quanto la storia ricopra sempre ancora un ruolo fondamentale. “Il Medio Oriente e l’Africa per esempio non rappresentano per noi un grande volume di vendita, tuttavia l’immagine del marchio è molto forte con i nostri prodotti emozionali quale la 500 e i suoi derivati, nonché alla 124 che tra poco si appresterà a debuttare. La bellezza e lo stile italiano, oltre alla qualità di guida, riescono a conquistare una bella fetta clientela di qualità.”

Ma FIAT significa anche automobili razionali come Panda o la nuova Tipo, la quale offre una dotazione di serie ampissima ad un prezzo irrisorio. Riescono a convivere due tipologie di prodotto così diverse? “Assolutamente si! Se analizziamo la storia del marchio FIAT vi sono sempre stati modelli popolari/familiari venduti a prezzi concorrenziali e con ampi volumi affiancati ad altri più emozionali e addirittura sportivi: pensiamo agli anni ’60 in cui a fianco delle varie piccole 500 e 600 FIAT produceva anche vetture come la 124 Sport e la Dino a sei cilindri. Oggigiorno la clientela o cerca un prodotto emozionale o dai contenuti “premium”, oppure un’ottimo rapporto qualità/prezzo. I marchi generalisti sono morti, o comunque in perdita, e perciò abbiamo dovuto creare dei prodotti che potessero trovare un buon riscontro commerciale. E così abbiamo fatto: noi, con la gamma attuale completa, ad oggi riusciamo a soddisfare entrambe le clientele con prodotti coerenti con la nostra storia” conclude soddisfatto.

Una domanda, però, ce l’abbiamo ancora. Che ne sarà della nuova Punto, vettura che si inserirebbe nel segmento di mercato più grande d’Europa? Napolitano sorride: “Ci stiamo lavorando giorno e notte. Al momento, però, non posso aggiungere altro.”

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