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INTERVISTAA colloquio con Luca de Meo

08.01.16 - 14:41
Un carriera gloriosa, che da FIAT lo ha portato ai vertici del gruppo VW. Da poco è a capo del marchio SEAT, che in futuro sarà...
A colloquio con Luca de Meo
Un carriera gloriosa, che da FIAT lo ha portato ai vertici del gruppo VW. Da poco è a capo del marchio SEAT, che in futuro sarà...

Nell’industria automobilista Luca di Meo è sicuramente uno degli italiani più noti, che hanno saputo distinguersi, sia in patria che all’estero. Tanto che lo scorso anno è stato nominato “Commendatore al merito della Repubblica Italiana” dal presidente Mattarella. Un carriera, quella del 48enne milanese, iniziata presso Renault e Toyota, prima di approdare in Fiat nel 2002. È infatti lui l’artefice dello spettacolare lancio della FIAT 500, ancora oggi nelle memorie di quasi tutti gli addetti ai lavori. All’inizio del 2009 entra nel gruppo Volkswagen: prima quale responsabile marketing per gli autoveicoli VW, in seguito quale responsabile marketing e vendite per il marchio Audi. Dallo scorso novembre è invece a capo del marchio SEAT.

La prima domanda che sorge spontanea è per quale motivo, dopo così tanti cambiamenti, ha deciso di “stabilirsi” nel gruppo Volkswagen. “Lavorare per diversi costruttori ha anche avuto i suoi vantaggi, per esempio il fatto di sapersi adattare rapidamente ai contesti più diversi. Nel gruppo Volkswagen però voglio rimanerci perché se provi dell’entusiasmo verso l’automobile questo è sicuramente il datore di lavoro giusto per avere a che fare quotidianamente con la propria passione.”

Essere in SEAT per il 48enne italiano rappresenta quasi un ritorno alle origini: un marchio mediterraneo con prodotti dal prezzo contenuto. Tuttavia l’influenza del gruppo VW è ampiamente percepibile: “In SEAT mi sono sentito a mio agio dal primissimo giorno. Dopo sei anni all’interno del gruppo si conoscono bene sia le persone che le caratteristiche dei diversi marchi: qui c’è più flair che in altri, ma il telaio è indubbiamente tedesco.”

Ovviamente qualche settimana di lavoro non sono sufficienti per delineare una strategia completa e dettagliata, tuttavia di Meo è molto soddisfatto del lavoro svolto dei suoi predecessori e di quello che stanno attualmente svolgendo i suoi collaboratori per aver reso SEAT il marchio di successo che è oggi. Tuttavia si può sempre ancora migliorare. “SEAT deve fare attenzione a non mettersi in un pericoloso angolo. Abbiamo molto pepe e questo la gente lo sa. Agli ingredienti di cui è costituta SEAT in futuro dovremo aggiungere anche un pizzico di zucchero. I nostri prodotti devono restare emozionali, giovanili e dinamici, tuttavia ci piacerebbe che in futuro i nostri clienti le acquistino anche per la loro praticità.”

Dove porterà il viaggio intrapreso da SEAT? Per trovare la risposta basta dare un’occhiata al concept 20V20 presentato recentemente, nonché dare un’occhiata a quanto il marchio spagnolo esporrà al prossimo salone di Ginevra.

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