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PRIME IMPRESSIONIMercedes GLC - Si continua a voltare pagina

27.07.15 - 12:00
Al volante del nuovo SUV, erede dell'apprezzata GLK
Mercedes GLC - Si continua a voltare pagina
Al volante del nuovo SUV, erede dell'apprezzata GLK

Si volta pagina, ancora una volta. L’evoluzione Mercedes, meticolosamente programmata per declinare il nuovo spirito di marca assai più dinamico, fresco e coinvolgente attraverso ciascuna classe di modelli non conosce battute di arresto, ed anzi mostra ulteriore linfa con la nuova GLC, ancor più di peso per il suo settore di appartenenza rispetto alla pur altrettanto nuova ed innovativa (per Mercedes) GLE Coupé. Il confronto con la uscente GLK è quanto mai esplicativo di questo cambio di passo: il profondo “abisso” che divide le due generazioni di Suv intermedia, per look in primo piano e per contenuto sotto la “pelle”, restituisce con buona efficacia la dimensione evolutiva in corso a Stoccarda.

Vi piace la Classe C? ottimo, perché la GLC ne costituisce fondamentalmente lo sviluppo… in altezza. Si parte dallo stesso pianale, il modulare MRA, per tratteggiare le stesse forme plastiche, dinamiche e sinuose della berlina con uno sviluppo da moderna Suv-crossover di impatto. Con massa ridotta di circa 80 kg rispetto alla progenitrice e, al contrario, dimensioni in netta controtendenza: lunghezza accresciuta di 130 mm, per toccare la soglia dei 4,66 metri, larghezza incrementata fino alla ragguardevole soglia di 1,89 metri. A tutto vantaggio non soltanto dell’abitabilità, ma anche dell’aspetto: filante e al tempo stesso imponente, decisamente “premium”.

L’abitacolo segue la stessa filosofia, con arredo ed accoglienza presi pressoché direttamente a prestito anche in questo caso dalla C berlina. Cura costruttiva ed attenzione al dettaglio sono se possibile ancor più tangibili, attraverso un ambiente realmente da piccola ammiraglia quando sono presenti le opzioni più ricche, ad esempio l’arredo personalizzato “Designo” con rivestimento in pelle integrale (plancia inclusa), bicolore e completo di trapuntatura a rombi, combinato a regolazione elettrica di sedili e piantone di sterzo, aerazione/riscaldamento delle poltrone anteriori. La posizione di guida è pressoché perfetta: volante ben centrato, piuttosto verticale e dal diametro assai compatto (persino con corona appiattita nella porzione inferiore), seduta totalmente personalizzabile inclusa la profondità del piano di appoggio. Comandi da manuale, tutti sotto controllo, tranne quelli per il regolatore di velocità o Distronic che restano incomprensibilmente nascosti dietro la razza sinistra del volante stesso. Il tono assai più dinamico del veicolo è poi sottolineato da un arredo vagamente minimalista con strumenti contornati da palpebre individuali; display multifunzione a colori al centro, integrabile – finalmente anche su Mercedes – dall’Head-Up Display, comandi climatizzazione raccolti e naturalmente l’immancabile “tablet” ultima generazione a troneggiare a centro plancia. Offre una diagonale considerevole, ben 8,7 pollici, ma non è touch nonostante la comoda posizione; in compenso, lo si comanda con il classico Command integrato dalla zona “mouse” sovrastante che accetta comandi a sfioramento. Multimedialità ed integrazione con lo smartphone personale sono al vertice per tecnologia e potenzialità; hifi a richiesta Burmester per “offrirsi” il massimo del sound a bordo. Si viaggia bene, benissimo anche dietro, con più spazio per le gambe (36 mm in più), mentre ai bagagli è riservato un volume in crescita di 80 litri (550/1600 litri in totale).

Il meglio della GLC, tuttavia, è forse riservato alla qualità della marcia, quanto meno in presenza delle sospensioni pneumatiche a controllo elettronico Air Body Control inclusive del programma di personalizzazione di assetto e caratteristiche di guida Dynamic Select. In modalità Comfort si viaggia su un autentico cuscino d’aria, morbido ma capace di restituire quanto basta in termini di feeling stradale, in compagnia di una silenziosità sinceramente notevole; in quella più dinamica (Sport+), si apprezza la rigidezza necessaria ad affrontare con buon piglio sportivo le curve collinari o montane in successione, forti di un controllo impeccabile combinato ad un’aderenza laterale pregevole. Resta sempre, è vero, una vaga sensazione di “filtro” caratteristica degli elementi ad aria, ma la vettura non vuol essere una Suv prettamente sportiva e così com’è garantisce omogeneità e versatilità di carattere pressoché ideali. Col conforto della consueta “suite” di ausili elettronici alla guida capace di avvicinare sempre più la guida autonoma.

Sotto il cofano, i due diesel 2.1 litri la fanno da padrone, con la 250 CDI che sarà la più venduta in Svizzera. I numeri parlano chiaro: non tanto i 204 cv, quanto i 500 Nm già da 1600 giri che permettono una reattività invidiabile a qualsiasi regime. Per sorpassare (0-100 km/h in7”6, punta massima di 223 km orari), per muoversi dinamicamente con un filo di gas (sui 5 L/100 km a seconda degli allestimenti), per aggredire qualche passo montano. Complice pure il cambio a nove rapporti 9G-Tronic, fluidissimo quanto rapidissimo. E se amate il 4x4, con il Pacchetto Tecnico Offroad la GLC (tutte le versioni adottano per ora solo la trazione integrale 4Matic) può sorprendere anche i fuoristradisti più smaliziati per la sua capacità di avanzare su fondi impegnativi, rampe fino all’80% di inclinazione comprese. La nuova GLC sarà commercializzata in Svizzera dal 12 settembre in tre motorizzazioni (220d 170 cv, 250d 204 cv, 250 benzina 211 cv) con prezzi da 51.700 a 53.900 franchi.

 

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