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PRIME IMPRESSIONIOpel Corsa OPC - Veloce, veloce ed efficace

07.05.15 - 23:24
Va forte: in rettilineo fino a 230 all’ora. Ma si fa valere anche in curva: a patto che si scelga il pacchetto Performance. Ricorda molto la precedente Nürburgring Edition. Nel bene e nel male.
Opel Corsa OPC - Veloce, veloce ed efficace
Va forte: in rettilineo fino a 230 all’ora. Ma si fa valere anche in curva: a patto che si scelga il pacchetto Performance. Ricorda molto la precedente Nürburgring Edition. Nel bene e nel male.

La percezione che si ha di un’automobile può cambiare drasticamente a dipendenza del sedile in cui si prende posto. Mentre sedevo sul lato del passeggero a bordo della nuova Corsa OPC ero davvero impressionato. Il mio corpo, trattenuto quasi a fatica dagli assai contenitivi sedili a guscio Recaro, era sottoposto a forze fisiche notevoli per un’automobile di questo tipo. Il merito era ampiamente attribuibile ai Michelin Pilot Super Sport, che anche in condizioni poco ottimali (asfalto bagnato e temperature attorno ai 15 gradi) si sono scaldati a dovere: la presa sull’asfalto era davvero notevole. Curiosamente, però, mentre la guidavo sulla stessa strada poco prima non avevo la sensazione che fosse così incollata all’asfalto. Il mio collega, col quale appunto mi sono scambiato di posto, conferma la stessa impressione.

Ciò significa sicuramente che la più piccola tra le Opel sfornate dall’Opel Perfomance Center è veloce, veloce ed efficace. Non parlo tanto di prestazioni pure quanto della capacità di entrare ed uscire dalle curve. Improvvisamente riaffiorano due bellissimi ricordi. Il primo risale al 2012: una bella giornata di luglio trascorsa sul passo dello Stelvio. Forse il miglior servizio fotografico che il nostro Davide Saporiti abbia mai realizzato. Il soggetto: una Corsa OPC Nürburgring Edition. Anche lei era veloce, veloce ed efficace. Aveva un bell’autobloccante e un assetto curato, però era ben poco giocosa, figuriamoci selvaggia. La guidavi tu, ma in fondo era un po’ (troppo) asettica. Il secondo ricordo mi porta due anni più avanti, quando per due giorni di fila ho guidato su e giù per la Nordschleife sempre ancora con la Nürburgring Edition. Lì faceva tutta un’altra impressione: era veloce, veloce ed effiace, ma anche perfettamente messa a punto per affrontare uno dei tracciati più leggendari del pianeta. Era agile quanto bastava, divertente il giusto e sufficientemente affidabile. Su strada non era male, alla Nordschleife aveva il suo dannato perché. Con la nuova Corsa OPC; se dotata del pacchetto Performance, credo valga la stessa teoria.

Innanzitutto: il pacchetto Performance include un differenziale autobloccante meccanico marchiato Drexler, cerchi da 18 pollici con i citati e favolosi Michelin Pilot Super Sport, un assetto ancora più orientato alla guida dinamica e un impianto frenante Brembo con dischi anteriori da 330 millimetri. Un accessorio praticamente obbligatorio, anche perché ai 30'450 franchi richiesti dovete aggiungerne 3'300. Il 10%. E li vale tutti. Perché diventa veloce, veloce ed effiace. Tuttavia, proprio come la Nürburgring Edition, non riesce subito a farsi spazio nei nostri cuori. Colpa anche un po’ del motore: i 207 cavalli e i 280 Nm erogati dall’1,6 turbo non emozionano granché e dallo scarico Remus non escono note particolarmente interessanti. Questo sebbene il cronometri indichi appena 6,8 secondi per scattare da 0 a 100 km/h. Poi l’avantreno è molto irrequieto e richiede attenzione nel dosaggio dell’acceleratore per evitare continue correzioni con uno sterzo che sarà anche svelto, precisissimo e pure più sincero rispetto alla precedente generazione, ma tuttavia sempre piuttosto avaro nel trasmettere informazioni. E sebbene a qualche piccolo rilascio reagisca bene “chiudendo” la curva, il retrotreno potrebbe essere ancora più sbottonato. Un po’ come l’intera vettura.

Però tutto sommato la concorrenza non è che sia molto meglio, il che rende questa OPC comunque più autentica e specialistica rispetto a qualsiasi proposta del gruppo Volkswagen. È tagliente, precisa, a tratti le caratteristiche dell’avantreno ricordano pure quel gioiellino chiamato Mégane RS Trophy. Va bene sul veloce e anche quando innestate la quarta non si perde in imprecisioni o dettagli male affinati. Al Nürburgring credo che sarebbe davvero perfetta. Solo che, nella vita e sulle strade di tutti i giorni, non è divertente quanto una Ford Fiesta ST.

 

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