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Il sequestro degli animali domestici è diventato un vero e proprio affare
CITTA’ DEL MESSICO – Rapire un cane è molto più conveniente che rapire un uomo. È questa la conclusione alla quale è arrivata la criminalità messicana, che negli ultimi tempi ha intensificato notevolmente la pratica del sequestro di cani di razza. Un crimine, questo, che ha molti vantaggi per i delinquenti: solitamente, infatti, i padroni pagano immediatamente pur di riavere il proprio animale domestico e, se non lo fanno, è molto facile sbarazzarsi del “sequestrato”, senza che la polizia se ne interessi.
Le forze dell’ordine messicane, infatti, tendono a non prestare molta attenzione alle denunce dei padroni di animali, visto che sono impegnate a combattere altro tipo di crimini, come il narcotraffico o i sequestri di persona. Anche per questa ragione, dunque, i rapimenti di cani sono cresciuti esponenzialmente negli ultimi tempi.
Le modalità di azione dei delinquenti sono sostanzialmente due: o si avvicinano a volto coperto al padrone che sta passeggiando per strada con fido e, minacciandolo con una pistola, gli intimano di dargli il cane, oppure entrano nei giardini delle abitazioni per rubare l’animale. Successivamente contattano il padrone e gli pongono la solita domanda: “Quanto saresti disposto a pagare per riaverlo?”. Alla fine, il riscatto viene fissato per una cifra tra i 600 e gli 800 CHF.
