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VALLESEIl comune vuole denunciare gli zingari sporcaccioni

07.08.12 - 18:18
I nomadi avevano occupato abusivamente un terreno lasciandosi alle spalle sporco e spazzatura
Il comune vuole denunciare gli zingari sporcaccioni
I nomadi avevano occupato abusivamente un terreno lasciandosi alle spalle sporco e spazzatura

COLLOMBEY-MURAZ - La città di Collombey-Muraz (VS) vuole presentare denuncia contro gli zingari che tra il 22 e il 29 luglio occuparono abusivamente un prato per la celebrazione di un matrimonio e se ne andarono senza ripulire, contrariamente a quanto avevano deciso con il proprietario del terreno. La comunità ritiene infatti che rappresentino un rischio per la salute e la sicurezza pubblica.

"Gli atti commessi sono antigienici", scrive il comune in una nota. Una clorazione dell'acqua è stata effettuata per precauzione, anche se nessun rischio associato al suo consumo è stato per il momento rilevato. Il comune intende anche interpellare Cantone e Confederazione per reclamare misure "chiare ed efficaci", al fine di evitare che in futuro i nomadi possano continuare a "praticare la politica del fatto compiuto".

Le autorità "deplorano vivamente l'occupazione illegale, inammissibile e impressionante", precisando che il terreno occupato non è sotto la giurisdizione del comune, che quindi non può intervenire direttamente. Il terreno occupato è una enclave del comune di Monthey, fra i villaggi di Vionnaz e Muraz.

Alcune centinaia di zingari che vi si erano insediati in vista della celebrazione del matrimonio di due adolescenti, entrambi 16enni secondo alcune fonti. Come convenuto con il proprietario, se ne sono poi andati domenica, ma senza restituire il terreno pulito, come pattuito. Un portavoce della polizia vallesana ha parlato di "spettacolo pietoso", con "escrementi un po' ovunque e un bel po' di rifiuti sul terreno".

Il presidente Mariétan Monthey tuttavia frena l'allarmismo: "Non possiamo parlare di pericolo in termini di inquinamento". Monthey tuttavia comprende la frustrazione e il senso di indignazione che tali eventi possono provocare. "I negoziati sono stati condotti sotto la supervisione della polizia cantonale e un accordo è stato fatto, volenti o nolenti," ha aggiunto.

Dal momento in cui l'accordo è stato concluso, insomma, nessuna obiezione può essere presa in considerazione.

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